Capita a tutti di vivere uno di quei giorni in cui sembra che la vita se la stia prendendo con te, ma non puoi permetterti di mollare tutto e sdraiarti sul divano: devi comunque fare il tuo lavoro (e farlo bene).
Quando sei giù, rimanere produttivi non è una opzione, è una soluzione. Per andare avanti, infatti, puoi concentrarti su di un’attività familiare: un compito che è soddisfacente ma non faticoso, qualcosa che hai fatto così tante volte che ti può guidare direttamente la tua memoria muscolare.
Oppure potresti fare il contrario: affrontare una sfida che rimandi da tempo e che hai evitato accuratamente. Questo approccio potrebbe farti sentire come se dovessi scalare l’Everest. Il segreto è trovare una attività sfidante ma alla tua portata (che ti stimoli anche in una giornata storta).
Se vuoi dare il massimo e avere uno standard elevato quando sei fuori stato potresti sentirti particolarmente esausto, fisicamente ed emotivamente. Un buon compromesso potrebbe essere quello di portare a casa solo una parte del tuo solito lavoro, magari la più importante, qualcosa che ti soddisfi per il tuo sforzo e non ti faccia sentire in colpa per ciò che hai lasciato indietro.
Ricorda: quando ne hai bisogno, non aver timore di prendere del tempo per riposare e per svuotare la mente. Trova il tempo per parlare con qualcuno delle tue necessità, delle tue sfide. Un buon amico, uno psicoterapeuta, un Coach può aiutarti a rifocalizzare gli obiettivi.
La solitudine, infatti, può aumentare lo stress. Quando puoi condividi ciò che ti pesa maggiormente con una persona di fiducia, una persona vicina alla quale puoi confidare le tue difficoltà in un ambiente protetto e sicuro. A volte, se i problemi sono di carattere pratico, puoi condividere le difficoltà con qualcuno nella tua squadra o con il tuo capo se è disponibile.