Sono arrabbiato. Anzi no, sono incazzato.
Fastweb mi ha preso per un bancomat. Sono passato a un altro operatore da 5 mesi e nonostante non mi danno più il servizio mi fatturano e addebitano ancora. Quando chiamo il servizio clienti sono gentilissimi, mi danno ragione, mi chiedono scusa, prendono informazioni e mi dicono che risolveranno la cosa e mi richiameranno. Ma non cambia nulla.
Alitalia ha cancellato il mio volo di rientro. Ora arriverò in Italia il pomeriggio e non più la mattina. Io ho preso un biglietto e ho pagato per un servizio ma loro hanno cambiato idea. Non importa se dovevo essere a Milano prima. Devo adattarmi, dopotutto sono il cliente che paga.
Settimana scorsa ero in tribunale. Con i miei coinquilini dell’appartamento dove vivevo abbiamo fatto causa al costruttore. I garage avevano problemi strutturali e stavano crollando al punto che abbiamo dovuto rifarli, il tetto non teneva e pioveva in casa in più mancava l’abitabilità perché la documentazione era incompleta. Abbiamo speso un sacco di soldi per mettere tutto a posto e 4 anni fa abbiamo fatto causa. Settimana scorsa c’era la quarta udienza (quarta!), dopo due ore di attesa il giudice voleva rimandare il tutto perché era ora di pranzo e aveva fame. Mi sono impuntato, io non posso e non voglio rimandare a giugno, se sei in ritardo e hai fame fai il tuo dovere e vai avanti, io faccio così con i miei clienti. Teoricamente dovresti difendere i miei diritti. Nulla da fare, l’udienza è fissata a giugno.
Nel frattempo continuo ad alzarmi presto la mattina, andare a letto tardi la sera e corro come un matto per pagare una percentuale stratosferica in tasse e sostenere dei governanti che fanno gli affari loro che in un’azienda seria durerebbero mezz’ora.
Il 63% degli americani è convinto che il futuro sarà peggiore, pensano che i bei tempi sono passati. In Germania è il 70% e in Francia l’80%. Qualcuno (una straniera) mi ha chiesto dove sono gli italiani, quelli che sorridono alla vita, che sono ottimisti e risolvono le crisi. Ho risposto che sono tutti emigrati, sono le persone di successo negli USA, in Sud America, Australia …
Mi guardo in giro e mi arrabbio nel vedere che la mediocrità è ovunque, che la supponenza ha sostituito la competenza.
Se io trattassi i miei clienti come sta facendo Fastweb con me sarei già fallito. Se trattassi lo Stato come il Giudice ha trattato me chissà dove sarei. Se trattassi le persone come Alitalia ha trattato me sarei solo.
Mi viene voglia di mandare tutti a quel paese, anzi di andarci io, grazie a Dio posso vivere ovunque grazie alla collezione di passaporti di mia moglie e al lavoro che so fare bene.
Poi però cambio idea. Non posso permettermelo. Non è da me. Non sono io.
E allora ho deciso. Se loro continuano a essere mediocri io devo essere straordinario, è necessario dobbiamo almeno mantenere la media che loro abbassano continuamente. È anche facile essere straordinari se la massa abbassa lo standard basterebbe tenere il minimo per essere di qualità. Non è quello che voglio fare. Voglio alzare la qualità, vediamo chi si stanca prima.
La cosa che mi motiva ancora è sapere che non sono solo. Siamo in tanti a non volerci rassegnare. Per l’amore di Dio noi siamo italiani, abbiamo una fierezza (non orgoglio, fierezza) da portare avanti. Riprendiamoci in mano il futuro, torniamo alle nostre radici. Siamo il paese di Leonardo da Vinci, di Armani, di Marco Polo!
Lo so c’è la crisi e non è finita, infatti peggiorerà.
Lo so è difficile e c’è tanto da fare.
Lo so sembra di lottare contro i mulini a vento.
E allora?
Allora diamoci da fare.
Iniziamo da subito e dalle piccole cose.
Manteniamo le nostre promesse, siamo gentili ed educati, facciamo del nostro meglio, rispettiamo la legge e il buon senso civile, salvaguardiamo il nostro patrimonio artistico e naturale, cresciamo i nostri bambini attraverso l’esempio, diamo un servizio eccellente ai nostri clienti, impegnamoci a crescere ad essere aggiornati …
Abbiamo due scelte per farci passare l’incazzatura. Rompiamo tutto così ci sfoghiamo, o lo ricostruiamo come piace a noi.
Io faccio la seconda cosa, spero che tu voglia farlo con me.
Claudio