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Se qualcosa non funziona, cambiala

Se qualcosa non funziona, cambia metodo. A dirlo è facile e metterlo in pratica non è semplice, questo è vero. Come era solito sostenere Albert Einstein “follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi” e questo andrebbe applicato in ogni ambito della propria vita anche quando non siamo direttamente noi a fare qualcosa ma accettiamo in maniera passiva il comportamento altrui. Può essere una relazione amorosa, può essere un rapporto di lavoro o più in generale una amicizia: non tutte le relazioni interpersonali sono uguali. Alcune sono migliori, altre peggiori e altre ancora letteralmente tossiche, cioè ci mettono nella condizione di inquinarci il corpo e lo spirito. L’idea di fondo è che quando ciò accade, si debba scegliere di cambiare i rapporti sui quali puoi intervenire personalmente e allontanarti da quelle relazioni che sono tossiche, possibilmente senza bruciare ponti, con gentilezza, cortesia e rispetto. Io credo che sia sempre necessario fare del proprio meglio per sviluppare l’equilibrio, trovarlo o mantenerlo se serve. Ma quando non è più possibile, è bene andare avanti e voltare pagina, in maniera netta, facendo ciò che è bene per se stessi, per ritrovare armonia e benessere. Esistono almeno tre casi secondo me che dovrebbero far pensare a questa opzione, vediamoli insieme: 

1. Le persone ti mentono ripetutamente: una bugia, spesso detta a fin di bene, può essere una vera salvezza. L‘importante è che sia fatto con una chiara intenzione positiva di fondo. Quando la menzogna è abituale e dannosa, bisogna considerare se proseguire quella relazione sia saggio. Questo può accadere sul lavoro con un collaboratore disonesto o nella relazione, ad esempio con un amico, che si approfitta del sentimento che provi per lui.

2. Se fra dare e avere a te tocca solo il dare: purtroppo capita in molte relazioni e rapporti, anche lavorativi, in cui si instaurano delle dinamiche di vero e proprio parassitismo. Non ne faccio una questione morale, se mi segui sai che non è quello che conta per me ma la funzionalità: è funzionale nella tua relazione, dover dare il 200% perché l’altra persona non è disponibile a contribuire in modo uguale? Se per te è funzionale – ti chiedo comunque di valutare se lo sia davvero – allora è tutto ok, ma se hai anche tu il dubbio che questo non sia il modo giusto di relazionarsi, allora è tempo di intervenire.

Ti viene chiesto di fare qualcosa di non etico o illegale: qualcuno vuole che tu infranga la legge o che tu vada contro i tuoi valori, tradendo la tua coscienza? Questo tipo di richiesta può lasciarti in una posizione in cui è difficile guardarsi allo specchio. Confrontati con i tuoi valori e scegli cosa è più importante per te, puoi accettare il compromesso che ti viene richiesto? Se ti poni questa domanda, sai già che contiene almeno una parte della risposta. Della tua risposta.

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