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Prevenire il burnout

Il burnout negli ultimi anni è diventato un problema sempre più frequente in tanti luoghi di lavoro. Molte persone attraversano sempre più spesso stati di stanchezza – mentale e fisica – scarsa motivazione e frustrazione intensi nella propria esperienza lavorativa, tanto da rendere questo problema diffuso e preoccupante. 

Riconoscere l’esistenza di un problema non porta con sé anche le soluzioni. Bisogna impegnarsi e farsi qualche domanda importante: cosa serve per prevenire questo stato? La prima risposta che mi viene in mente è forse la più semplice: prendersi cura di sé. Non solo a casa, anche in ufficio.

Quando ci si prende cura di sé ci si allontana da ciò che causa sofferenza. Avviene naturalmente: è impossibile volersi bene e farsi del male allo stesso tempo. Certamente il prendersi cura di sé non risolverà da solo tutto il problema del burnout, ma inserirlo come una priorità all'interno delle tue abitudini quotidiane può fare un'enorme differenza.

Dai il buon esempio agli altri nella tua squadra e nell'organizzazione e inizia a seguire la tua routine di cura personale. Gestisci il tuo tempo, fai delle pause, fai delle passeggiate e fai sapere alle persone che a volte va bene dare la priorità alle proprie esigenze. Per costruire routine quotidiane più felici e sostenibili per te – e se vuoi per i tuoi collaboratori – puoi promuovere alcune buone abitudini come queste:

  1. Stabilisci limiti temporali. Prima di tutto non inzeppare la tua agenda di appuntamenti. Poi, se proprio ami pianificare tutto, pianifica anche delle pause di stacco, dei momenti per liberare la mente, per dedicare del tempo alla tua famiglia (magari per una chiamata o un messaggio al partner o ai figli). Per ogni attività stabilisci un tempo massimo che ti consenta il recupero prima dell’attività successiva.

  2. Metti in pratica la gratitudine. E’ sufficiente iniziare a ringraziare per le attività consuete, celebrare le vittorie degli altri, impegnarsi in una sana competizione nella quale si applaude al successo dell’altro e poi si cerca di fare meglio. Questo significa anche mettere un freno al gossip, al chiacchiericcio. Quando parli, scegli, contribuisci decidi in che modo puoi dare valore al tuo gruppo.

  3. Privilegia il rapporto con gli altri. La pausa pranzo è l'occasione perfetta per prenderti un po' di pausa mentale, sia alzandoti e andando a fare una passeggiata, sia semplicemente per parlare di qualcosa che non riguarda il lavoro insieme ai colleghi, magari anche altri con i quali non dividi la scrivania o la stanza durante il lavoro.

E tu in che modo ti prendi cura di te e della tua mente sul lavoro?

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