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Perché fare il Coach è il lavoro più bello del mondo

Il Coaching è una professione incredibilmente appagante e gratificante per diversi motivi. Anche se qualcuno potrebbe non considerarlo il “miglior lavoro del mondo”, io e moltissime persone troviamo un’immensa soddisfazione nella nostra carriera di Coach. Ecco alcuni motivi:

Abbiamo un impatto positivo: noi Coach abbiamo un impatto positivo significativo sulla vita dei nostri clienti. Siamo al loro fianco, forniamo supporto e motivazione. Come Coach aiutiamo le persone a raggiungere i propri obiettivi, superare le sfide e sbloccare il loro pieno potenziale. Assistere alla trasformazione e alla crescita dei clienti è incredibilmente gratificante.

Aiutiamo gli altri a trovare uno scopo e la realizzazione: il Coaching come lo faccio io, si basa sull’aiutare i coachee a chiarire i loro valori, identificare le loro passioni e soprattutto definire lo scopo della loro vita. Guidare le persone verso una vita più appagante e significativa è straordinario.

Responsabilizziamo le persone: un buon Coach consente ai suoi clienti di assumere il controllo della propria vita e apportare cambiamenti proattivi. Attraverso il Coaching, le persone acquisiscono consapevolezza di sé, sviluppano nuove prospettive e acquisiscono strumenti e strategie preziosi per affrontare le sfide. Vedere i clienti diventare più sicuri di sé e capaci di realizzare è una delle cose più belle di tutte.

Crescita personale continua: il Coaching non consiste solo nell’aiutare gli altri; è soprattutto un percorso di crescita personale per il cliente/coachee e per il Coach stesso. Durante il processo anche i Coach approfondiscono la autoriflessione, migliorano le proprie capacità comunicative e perfezionano la propria capacità di entrare in empatia e connettersi con gli altri. Questo costante miglioramento personale porta a una vita più significativa e soddisfacente anche per noi Coach.

Flessibilità e autonomia: il lavoro di Coaching offre una notevole flessibilità in termini di orari e ambiente di lavoro. Infatti, possiamo definire la nostra giornata di lavoro come vogliamo, lavorare da qualsiasi luogo e adattare cosa facciamo al nostro stile di vita. Questa libertà e autonomia contribuiscono a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e un senso di realizzazione personale.

Clientela diversificata e varietà: per me essere un Coach significa soprattutto lavorare con una vasta gamma di clienti, ognuno con le proprie circostanze, obiettivi e sfide uniche. Oggi sono in cravatta in azienda, domani in jeans a un corso e dopo domani in tuta con un atleta. Questa varietà mantiene il mio lavoro coinvolgente, mi impedisce di annoiarmi e mi consente apprendere continuamente. Non esistono due clienti uguali e questa diversità mantiene questo lavoro entusiasmante e intellettualmente stimolante.

Ovviamente il Coaching potrebbe non essere adatto a tutti. Servono: passione per lo sviluppo personale, il desiderio di aiutare gli altri ed eccellenti capacità comunicative, oltre a tanta competenza. Lavorare con le persone è una cosa da prendere sul serio, richiede impegno. Non si diventa preparati in poche ore di corso on-line. Inoltre, serve la voglia di diventare bravi prima di voler avere successo.

In questo momento storico il Coaching sta avendo un vero boom. C’è tanta richiesta, il mercato cresce e l’offerta è esplosa. Purtroppo, la maggior parte dei Coach, veri o improvvisati, pensa più a fare soldi che a essere davvero bravi e quindi utili. Il Coaching è una cosa seria e se fatto bene prima di riempirti il portafoglio di soldi ti riempie il cuore di soddisfazioni. Ecco perché, secondo me, è uno dei lavori più belli del mondo.

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