Probabilmente questo articolo ti deluderà. O meglio sarò io a deluderti. Se così sarà va bene. Ameno ci saremo chiariti.
Il ragionamento è nato qualche giorno fa e si è chiuso oggi quindi mi sembra giusto condividerlo oggi.
Giovedì scorso siamo andati a Livorno per il nostro seminario Extraordinary Me. È un’esperienza speciale, unica che facciamo una sola volta all’anno. Siamo in un bellissimo Hotel a 5 stelle tutto per noi davanti al mare. In un piccolo gruppo lavoriamo, senza effetti speciali, stiamo insieme, ci apriamo e impariamo l’uno dall’altro.
Anche questa volta come sempre è stato speciale, unico. Tutte le persone che c’erano hanno fatto la loro parte, ogni uno a modo suo. Ci siamo spogliati delle sovrastrutture, abbiamo condiviso, supportato e sopportato il prossimo, riso, pianto… Tutti uguali. Tutti lì a crescere e migliorarci.
Nessuno ha voluto fare il fenomeno, non i partecipanti, non gli organizzatori, non gli speaker ospiti. Tutti hanno voluto essere umani.
Di momenti magici ne abbiamo avuti tanti ma non te li racconterò, sono nostri, tutti nostri e noi sappiamo quali sono.
La mattina di venerdì al coffee break sulla terrazza al quinto piano che da sul mare, un mio caro amico (un fratello per me) mi ha chiamato per dirmi che cambia vita. Non posso entrare nei dettagli ma ha deciso di fare una cosa che cambierà completamente la sua esistenza in meglio. Per farlo ha preso una decisione coraggiosa e a 44 anni si rimette in gioco. Ovviamente le poche persone che lo sanno, i suoi famigliari lo considerano un pazzo, io invece un genio, un leader, un uomo saggio.
“Sapevo che mi avresti detto queste cose” mi dice. Sono con lui. Le ho fatte anche io quelle scelte, quelle delle notti in bianco. Quelle scelte spaventose che però sai sono giuste. Come non posso essere fiero di lui. So che lo aspetta un momento difficile e so quali conseguenze straordinarie lo arriveranno che gli daranno ragione
So anche cosa diranno tutti tra un po’: “come sei fortunato tu…”. Olsteen dice che le persone giudicano sempre la fine del film e non conoscono l’inizio. Peccato.
Oggi, lunedì, mi manca il mare, mi manca il gruppo con cui ho passato 4 giorni straordinari. Alzarmi è stato difficile, svegliare le nostre figlie una tragedia, metterci nel traffico un incubo… Mi è venuta nostalgia.
L’ho scritto su Facebook. E alcuni si sono meravigliati! Claudio Belotti non è in peak state? Sì lo ammetto non sono perfetto.
Litigo con mia moglie, che adoro, più spesso di quanto dovrei, perdo la pazienza e da arrabbiato dico cose che non che non penso neppure. Ci sono giorni che mi sento triste, ci sono cose che mi spaventano, persone che mi mettono in soggezione e sfide che mi mettono in difficoltà. A volte mi ammalo, se sono stanco divento antipatico (di più del solito intendo) e se ho fame sono silenzioso. Una voglia ogni tanto voglio stare da solo, per ricaricarmi divento asociale e voglio stare alla larga dalla gente.
A volte vorrei vivere in un mondo senza bambini che strillano, altre insulto (mentalmente) il guidatore davanti a me che fa manovre strane o manda sms sempre quando io ho fretta. Mi emoziono per un film anche se so che è finzione e soprattutto quando parla di cose poco comuni come: l’onore, la fratellanza, il rispetto, l’amore…
Mi stresso e quando le cose non vanno come vorrei vado in tilt. Mi incazzo con chi non fa un buon lavoro e a volte non dico quello che penso perché tanto le sono persone non lo capirebbero quindi è tempo perso.
Non so chi ha mandato il messaggio che se uno fa quello che faccio io e ha i “titoli” che ho io deve essere perfetto o giù di li. I miei Guru, quelli veri, non hanno mai cercato di essere perfetti. Io quando ci ho provato ho fatto solo figure di merda diventando ridicolo e veramente antipatico.
Oggi ho nostalgia dei miei giorni livornesi. Passerà, sono solo un po’ stanco.
A inizio di settembre ho avuto dei giorni di merda. Ci ho lavorato, mi sono fatto aiutare e sono passati.
So che la vita mi porterà altri giorni così, altri problemi, altre paure … So di avere più difetti di quelli che voglio ammettere di avere (sono persino permaloso!). So che perderò lo stato e so che manderò a quel paese il fenomeno di turno che mi dirà “ma non fai mica PNL? usa un ancora a rimettiti in stato”.
Ho avuto la fortuna di avere dei Maestri veri. Quelli che quando stanno male lo dicono e poi affrontano il problema. Quelli che quando hanno paura lo ammettono e poi la affrontano. Quelli che fanno le cazzate e poi quando si accorgono chiedono scusa e cercano di rimediare.
Non ho mai creduto alla bugia che sono esseri superiori o semi perfetti. Non crederci nemmeno tu. Nessuno è perfetto.
La differenza è una sola. C’è chi affronta le cose che non vanno, c’è chi vive i momenti difficili, c’è chi fa qualcosa per migliorare con: un corso, un libro, un Coach, un amico, un audio, una decisione… Noi a Livorno lo abbiamo fatto tutti.
C’è chi nega, chi si accontenta, chi scappa, chi giudica sempre gli altri, chi ha sempre qualcosa da dire ma non fa mai.
I secondi solitamente sono delusi dai primi e da se stessi. I primi solitamente vivono la loro vita e non si preoccupano più di tanto dei secondi sono troppo impegnati ad essere migliori, non degli altri, di se stessi
È stato un gran week end, questo lunedì me lo ricorda così tanto da essere quasi malinconico. Che bello, significa che i 4 giorni passati erano veramente speciali. E pensare che c’è chi non ha mai nostalgia perché non ha nulla di bello che è passato!
Ci vediamo alla prossima. Non è mica finita. Ne abbiamo ancora di cose da fare!
Buona settimana.
Claudio