Lo sappiamo tutti, lo abbiamo imparato già alle elementari, l’autunno è la stagione della raccolta. Il ciclo della vita richiede una stagione per seminare, una o due per lasciar crescere e poi una per il raccolto.
Tempo fa, se ricordo bene, Tony Robbins riportava il ragionamento di qualcun altro, forse Jim Rohn. Spiegava come nella vita alcune cose sono agricoltura, altre industria. Per esempio, l’educazione dei figli è agricoltura. Ci vuole tempo, dedizione, costanza… Il matrimonio è lo stesso, costruire un brand anche e così via…
Poi ci sono le cose più “industriali” dove puoi prendere scorciatoie. Non me ne vengono in mente adesso, ma nel ragionamento ce n’erano un po’.
Pensavo a questo l’altro giorno. Forse perché ottobre è stato un mese di grande raccolta per me.
Ho sempre saputo e capito il concetto ma, questo ottobre per me è stato illuminante.
È uscito il libro “the Spiral”, frutto di 4 anni di relazione tra i co-autori e un anno di duro lavoro. Tra pochi giorni faremo il primo corso di Dinamiche a Spirale con i "guru". Abbiamo chiuso un paio di contratti importanti, che in tempo di crisi non è cosa da poco. Ho iniziato un Coaching importantissimo, di cui non posso parlare, che di fatto è il coronamento di più di vent’anni di straordinario impegno.
Ho sempre saputo che i risultati arrivano. È sempre successo e questo mi ha sempre dato la motivazione di fare quello che non avrei voglia di fare.
Ho anche sempre saputo che la vita è una progressione. All’inizio raccogli meno di quello che semini, ma nel tempo la cosa cambia. Sì, a un certo punto, i conti iniziano a tornare. I risultati arrivano e raccogli quello che hai seminato, magari anni fa, o come dice Olsteen anche per quello che altri hanno seminato per te.
Forse oggi ti dirò cose che sai. Probabilmente concetti che mi hai già sentito dire. Lasciamelo fare. Sono importanti, vale la pena ricordarli. Se li fai tuoi la tua vita cambierà. È garantito. La storia lo ha dimostrato già più volte. A me lo ha rammentato questo ottobre.
Le cose che vorrei ricordarci sono:
Per raccogliere bisogna seminare.
È un concetto semplice, basilare e per questo sottovalutato. Conosci persone che non hanno mai seminato e pretendono di raccogliere? Io ne conosco un sacco. Tutti arrabbiati, tutti vittime di ingiustizie. Almeno secondo loro.
Se semini potresti non raccogliere, ma se non semini non raccogli mai.
Può capitare che una grandinata poco prima del raccolto rovini tutto, oppure dei parassiti facciano ammalare i frutti. Una cosa è certa però, se non semini, non raccogli.
Non sempre raccogli quando vorresti.
Come in natura anche nella vita non sei sempre tu a decidere quando raccoglierai. A volte lo puoi fare subito, altre devi aspettare.
Quasi sempre, la qualità del frutto è proporzionale alla qualità del seme.
Anche in questo caso nulla è garantito. È certa una sola cosa, semi di bassa qualità danno frutti di bassa qualità. Il contrario non è sicuro. Anche in questo caso c’è una percentuale di rischio. C’è chi se lo prende c’è chi preferisce non rischiare, e quindi non raccogliere.
Ovviamente seminare una sola volta non basta. Bisogna farlo continuamente e poi curare la pianta, innaffiarla, proteggerla e così via…
Potrei andare avanti per un po’, ma sicuramente sono riuscito a far passare il concetto.
Se leggi questo blog da un po’ di tempo, ricorderai altri articoli che si rifanno in qualche modo a questo: quelli sugli obiettivi, sulle notti in bianco, sul coraggio, sugli insegnamenti dell’oceano e poi, del ghiacciaio.
Per chiudere ti ricordo che l’agricoltura è un gioco di squadra. Si lavora insieme e si festeggia, insieme. Io non potrei mai fare quello che faccio se non fosse grazie alla mia famiglia, team, mentori, amici…
Tutto arriva, tutto torna. Non subito ma arriva e torna.
In questi momenti difficili dobbiamo tenerlo bene a mente. L’errore più grande sarebbe lasciarsi prendere dalla negatività, rassegnarsi e non seminare più. Il risultato? Non raccogli e dai colpa alla brutta stagione invece di capire che, anche in quel caso, ci hai messo del tuo.
Buona settimana e buon primo novembre, (o halloween se lo festeggi).
Claudio