Può capitare di vivere dei periodi nei quali ci si sente persi, insoddisfatti, senza avere la capacità di dare un senso a ciò che si vive.
È capitato anche a me, molti anni fa, e questo mi ha spinto ad agire. Non avevo altre idee all’epoca: sapevo solo che dovevo muovermi, fare qualcosa per spostarmi da dove ero (fisicamente e metaforicamente). Il problema è che non sapevo dove andare.
Era il 1993 e incontrai per la prima volta sulla mia strada Anthony Robbins. Questo incontro mi cambiò la vita per una ragione specifica: mi aiutò a capire che fino a quel momento avevo cercato nel posto sbagliato, mi ero concentrato sul problema sbagliato. Intendiamoci: non che fosse stata una ricerca inutile, in fondo mi aveva aiutato a chiarire tutto ciò di cui non avevo bisogno.
Ma l’incontro con Tony mi ha mostrato chiaramente di cosa avevo bisogno e questo ha aperto un mondo nuovo. Questa consapevolezza mi ha dato nuova energia, nuova voglia di fare. Mi ha spinto a fare il Coach: adesso avevo gli strumenti per aiutare le altre persone ad allontanarsi da quella sensazione di insoddisfazione che avevo vissuto fino a quel momento e comprendere la propria realtà.
Con l’insoddisfazione è iniziato il viaggio, con la ricerca di ciò che mi dava soddisfazione ho percorso la strada che mi ha portato fin qui.
E tu su quale problema ti stai concentrando? Cosa non ti soddisfa?