Alcune settimane fa il professor Gianmario Verona, Rettore della prestigiosa università Bocconi di Milano, ha rilasciato una intervista molto interessante. In questa intervista il professor Verona ha parlato dei segreti del successo dell’università che dirige dal 2016 e alla guida della quale è stato confermato fino al 2020. Fra gli altri aspetti più importanti dei quali ha parlato, quello che più mi ha colpito è stato l’attenzione all’innovazione nell’insegnamento. L’università Bocconi infatti è da tanti anni all’avanguardia sia nei contenuti che propone che nel modo in cui lo propone.
Nel 2015, quando ancora in Italia le Dinamiche a Spirale erano materia sconosciuta ai più, l’Università Bocconi mi ha offerto la possibilità di tenere un corso extracurricolare per insegnare cos’è questa straordinaria metodica, sviluppata dal dottor Clare Graves e portata nel mondo dal suo allievo Chris Cowan insieme alla moglie Natasha Todorovic.
Questa attenzione alle innovazioni, alla qualità e al valore degli insegnamenti è secondo il Rettore uno dei tre punti di forza dell’università: gli altri due sono la selezione degli studenti e le relazioni con le aziende. Per quanto riguarda il meccanismo di selezione degli studenti – sia italiani che stranieri – l’università Bocconi ne ha scelto uno che fa emergere i migliori talenti e permette loro di esprimere al meglio le proprie capacità. Indipendentemente dalle condizioni economiche, con l’accesso ai corsi si premiano il merito e le potenzialità.
Per quanto riguarda le relazioni con le aziende, in Bocconi viene tessuta e tenuta ben salda una fitta rete di rapporti con le migliori aziende italiane e straniere – pubbliche e private – per permettere ai talenti che si sono formati in università di esprimersi al meglio nel mondo del lavoro e per le aziende la possibilità di inserire giovani laureati con idee innovative e voglia di realizzare il proprio futuro, direttamente dalla facoltà di provenienza. Infine, ha sottolineato il Rettore Gianmario Verona, l’aspetto più importante: gli insegnamenti.
Ecco, l’approccio innovativo dell’università Bocconi passa attraverso il prendere atto che l’accesso all’informazione è radicalmente cambiato rispetto al passato. Oggi la disponibilità di informazioni e di fonti libere e immediate attraverso il web è enorme. Quindi va ripensato anche il ruolo dell’insegnante che non è più – non solo – colui che trasmette la conoscenza. L’insegnante oggi è nella metafora utilizzata dal Rettore un Personal Coach, una persona che aiuta lo studente a orientarsi nel mare della conoscenza e lo guida indicando la rotta da tenere. E proprio come un Coach, mostra la via verso la crescita. Resta sempre una scelta del singolo quella di passare la soglia e andare verso il miglioramento. Se sei interessato, qui puoi trovare l’intervista originale.