We can be Heroes

Il cuore che batte

Sulla pagina di Extraordinary in Facebook abbiamo pubblicato una bella foto con un cuore per ricordare a tutti che batte tante, tante volte al giorno. L’idea era di renderci tutti più consapevoli, e magari, più premurosi verso di lui. 

Per me batte da 46 anni, lunedì era il mio compleanno infatti.

Per festeggiarlo, io e mia moglie Nancy siamo andati a fare una bella camminata in montagna. Nulla di troppo faticoso, ma era comunque un sentiero di 3 ore secondo il CAI che, in Valle Brembana, sono in salita. Forse per te, se sei allenato, sarebbe stato uno scherzo. Per noi no. Ricordo di averlo fatto in un’ora e venti tempo fa, lunedì ci abbiamo messo due ore abbondanti, e con fatica. Potrai pensare che sia per via dell’età, invece è perché siamo fuori allenamento. Il cuore si è fatto sentire, batteva forte nei nostri petti, anche il respiro era pesante. 

Che bella sensazione! Ci sentivamo vivi.

La cosa più bella è che per pranzare o tornavamo verso il paese, o continuavamo a camminare fino al rifugio, non avevamo scelta. Come a volte succede nella vita. Il cuore batteva davvero forte ma non per l’emozione… quella era di frustrazione, fatica e tante altre… Però, eravamo felici dentro, sì certo l’emozione in superfice  era un’altra ma, sotto c’era il senso di essere vivi, la gioia di essere nella natura, di godere di un momento straordinario. Sapevamo che il giorno dopo l’acido lattico ci avrebbe fatto ricordare la fatica e ne eravamo felici. Stavamo facendo qualcosa di bello che faceva bene al nostro corpo Arrivati al rifugio abbiamo pranzato. Il rientro, come sempre, è sembrato più corto. La sera abbiamo festeggiato con una bella grigliata di pesce e vino da grandi occasioni. Il cuore batte perché sei vivo. Le emozioni, belle e brutte, le hai perché vivi la vita. A volte devi faticare per vedere il panorama dall’alto. A volte, per mangiare, devi far fatica e sopportare qualche dolore durante e altri dopo… 

È il bello della vita.

Ci sono persone che si rattristano sapendo che invecchiano, dimenticandosi che l’alternativa è molto peggio. Se non ci fossero le salite, il cuore non avrebbe necessità di battere più forte e diventerebbe pigro, come molte persone che vedo in giro. Ti auguro qualche salita di tanto in tanto. Quando non te le dà la vita vale la pena andarsele a cercare. Sono quelle che ti fanno sentire vivo, sono quelle che ti rendono forte e sano. Quando sono salite davvero difficili, magari non cercate come purtroppo accade, ti auguro di aver dei buoni compagni di camminata. Spesso è grazie a loro che non molli e arrivi in cima. Claudio 

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