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Il banchetto del Re

Ieri dopo tanto tempo sono andato a messa con la mia famiglia. È da un po’ che ci volevo andare e per varie ragioni: fare qualcosa di bello tutti insieme, sfruttare la domenica mattina, ascoltare Don Sergio che è molto bravo e preparato.

La giornata era bellissima, il cielo azzurro “solo come il cielo può essere così” dice mia moglie.

Tutto procede bene e arriva il Vangelo. Eccolo:

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,1-14.

Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: 
«Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. 
Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. 
Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono gia macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. 
Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 
altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 
Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 
Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; 
andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. 
Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. 
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, 
gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. 
Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. 
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Don Sergio spiega la scrittura. Ci fa capire che dobbiamo accettare l’invito e che dobbiamo prepararci. E io sono contento di essere venuto perché capisco alcune cose e penso…

E tu? Hai quello che vuoi? Dico sul serio, pensaci e fammi chiedere di nuovo…

Hai il lavoro, la relazione, il reddito, la vita che tu vuoi?

No? Allora chiediti un'altra cosa…

Sai cosa ti impedisce di realizzare i tuoi sogni? È possibile che tu non sia stato invitato al banchetto? Non penso l’invito è a tutti.

Vuoi evitare di chiedere al tuo capo un aumento o una promozione, perché hai paura del rifiuto o di credere che in realtà non lo meriti?

Rimandi il tuo prossimo passo perché non credi di non essere all’altezza?

Lasci che quello che gli altri pensano di te ti tolga fiducia e motivazione?

Lo so sono momenti di crisi, di insicurezze e poi ti hanno insegnato ad essere umile.

Se lasci che gli altri ti influenzino nella scelta di cosa indossare o di dove andare in vacanza va bene ma se ti lasci influenzare se andare o no al banchetto del Re e se “vestirti bene o no” (cioè prepararti per esso) c’è qualcosa che non va.

Lo so l’istinto è quello di rimanere nella zona di comfort, così però eviti il cambiamento, anche in positivo.

Se leggi il mio blog probabilmente vuoi di più. Se fossi soddisfatto non cercheresti.

L’importante è che se/quando trovi non ti lasci influenzare troppo dalla paura. Da sempre l’essere umano è stato afflitto da dubbi sulle sue capacità e da paure di ogni genere. Va bene, è naturale.

Un conto è aver paura un conto è esserne vittima.

Se non accogli l’invito al banchetto il Re si arrabbierà. Se lo accogli ma non ti prepari alla sua festa ti scaccerà.

Devi trovare la forza, la motivazione il coraggio per andare al banchetto, sederti a tavola e godere di tutto il ben di Dio che ti viene offerto.

Lo so stare a casa è più comodo. Lo so andare come sei vestito senza doverti preparare è più facile. È una questione di scelte.

Tu devi fare la tua e le conseguenze arriveranno.

Non esitare perché il Re non aspetta più di tanto. Il primo invito lo ha già fatto tempo fa. Forse è arrivato anche il secondo. Sai cosa succede dopo.

Spero di vederti al tavolo. Io sto facendo del mio meglio per mettermi il vestito migliore. Sono anche andato dal parrucchiere e ho le scarpe belle pulite.

Voglio essere prontissimo per un banchetto come questi. Alcuni dicono che è l’unico a cui siamo invitati, altri dicono che il prossimo dipende da come ci comportiamo in questo, in ogni caso meglio fare bene. Poi perché non goderne? Sarebbe uno spreco. Oppure sarebbe un vero peccato. Perdersi tutto solo per pigrizia o paura. Non credi?

Buona settimana.

Claudio

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