“Il lavoro riempirà gran parte della tua vita, perciò, l'unico modo che hai di essere soddisfatto di ciò che fai è fare un buon lavoro e per fare un buon lavoro bisogna amarlo. Se non lo avete ancora trovato, cercatelo, come si fa con l'amore: capirete che è quello giusto quando lo troverete.” Steve Jobs
Tanti pensano al lavoro come a un male necessario. Ciò accade a volte perché molti si fermano al primo lavoro che trovano. Dopo aver studiato si siedono dietro una scrivania e vedono trascorrere gli anni – molto simili fra loro – uno dopo l’altro in attesa delle ferie o della pensione. Mettono sogni e passioni nel cassetto e della formazione non vogliono saperne perché pensano sia troppo tardi imparare nuove competenze.
Altre persone invece sono sempre in movimento. Le vedi amare profondamente ciò che fanno e spesso è sempre un lavoro diverso. Si formano, crescono continuamente, studiano e dedicano anima e corpo a ciò che li appassiona. Fra queste persone ce ne sono tante che frequentano anche i miei corsi e che spesso, soprattutto nei percorsi della nostra scuola per Coach, si trovano a domandarsi quale sia il momento giusto per trasformare la propria passione in un lavoro.
Io credo che ci sia spazio e tempo per fare tutto ciò che si ama e ho un consiglio sia per chi i sogni li nasconde in un cassetto sia per chi li vive intensamente: si chiama ecologia. È quell’equilibrio nelle relazioni di una persona che va tenuto in considerazione ogni volta che ci si propone di realizzare un obiettivo (insieme a diversi altri fattori). Sicuramente l’ecologia è un metro di giudizio molto utile per valutare se riaprire i cassetti delle passioni o fare il grande passo che porta dalla passione alla professione.
Ci sono tre elementi che puoi valutare, questi:
- La tua passione richiede fondi. Puoi soddisfarla con il tuo attuale reddito? Se avessi una partita iva potresti scaricare le spese per quella passione trasformandola in un lavoro? Ti offrirebbe sostentamento nel farla a tempo pieno? Se lavorassi da casa spenderesti di meno? Insomma, è importante valutare l’impatto economico e iniziare a pensare alla sostenibilità dell’impresa: se ami ciò che fai offrirai un servizio unico che nessun altro offre.
- Quanto vale il tuo lavoro? Chi ha una passione tende solitamente a sottovalutare o sottostimare il valore economico di ciò che fa. Proprio perché ciò che fai ti piace, ti riesce molto bene e in modo semplice potresti ritenere che sia altrettanto semplice per tutti gli altri e che dunque sia di poco valore. Prova a confrontarti con chi non ha quella passione, prova a chiedere quanto chiede una persona che lo fa già per lavoro. Potresti avere una bella sorpresa.
- Saresti più felice, rilassato e soddisfatto se lo facessi? Senti che c'è un richiamo irresistibile dall’indipendenza che offre mettersi in proprio. C’è qualcosa di straordinario nella libertà che deriva dall'essere un imprenditore e dal lavorare a ciò che si ama. C’è anche tanto lavoro, c’è la burocrazia… Ogni cosa che ami ha un risvolto meno amabile per questo bisogna avere una autentica passione e poi metterci disciplina, impegno e dedizione.