Questi mesi di smart working hanno aggiunto alla cassetta degli attrezzi di ogni azienda uno strumento molto interessante per rendere più fluido il processo di lavoro. Un collaboratore in ritardo o con un imprevisto oggi spesso non si assenta più per una giornata intera: risolve il problema e si collega per seguire il lavoro.
Proprio per questa ragione il rientro in ufficio non deve essere vissuto come un ritorno al passato. È necessario avere la capacità di integrare nuovi strumenti con vecchie pratiche per migliorare il processo di lavoro. La combinazione di lavoro in presenza e da remoto, infatti, possono essere ancora più smart.
Quali sono allora gli errori da evitare per integrare queste due modalità di lavoro?
Comunicare le decisioni. Abbiamo imparato che è più semplice e veloce discutere di un progetto o di una proposta tutti insieme in una stanza piuttosto che sparsi in giro per il paese collegati da computer, tablet o smartphone in videoconferenza. Allo stesso modo una volta rientrati in ufficio è necessario non escludere le persone che si trovano al di fuori. Se si deve prendere una decisione è bene informare prima, mettere nelle condizioni di partecipare e infine comunicare l’esisto.
Aggiornare tutti. Per far funzionare al meglio l’integrazione fra lavoro remoto e lavoro è importante trovare un metodo di aggiornamento per tutte le persone. Può essere anche una semplice email riepilogativa o uno strumento più complesso come ce ne sono molti oggi in forma di app per smartphone o estensioni del browser. Per coordinare il lavoro è cruciale che si sia sempre aggiornati.
Parlare. Ecco questo può sembrare ma non lo è: bisogna tornare a parlare. Il mondo dei messaggi, degli sms, delle email è un mondo scritto nel quale è difficile trasferire tutte le informazioni necessarie. Anche ai messaggi vocali – seppure in modo minore – manca un aspetto chiave della conversazione: il feedback. Spesso un vocale dura più del previsto perché ci sforziamo di chiarire ciò che vogliamo mentre in una conversazione la comprensione giunge non appena viene trasferito il messaggio (o almeno con la maggior parte delle persone è così!).
E nella tua azienda come state organizzando il rientro in ufficio e l’integrazione dello smart working?