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Come puoi aiutare i tuoi figli a costruire la fiducia in loro stessi?

Partiamo da una questione basilare: i bambini non nascono con le paure. Come dice il mio maestro Richard Bandler, fondatore della PNL insieme a John Grinder e Frank Pucelik, le uniche paure con le quali nasciamo sono quella di cadere e quella dei rumori forti: tutte le altre sono acquisite.

Quindi, quando parliamo di fiducia, parliamo innanzitutto di rinforzare un talento innato. La fiducia in sé stessi infatti è ciò che permette a un bambino di alzarsi in piedi e camminare dopo essere caduto decine di volte nel tentativo. I bambini infatti non nascono con fobie sociali come la paura di fare brutte figure in pubblico. 

Ed è proprio per questa ragione che i bambini crescono e imparano con una rapidità che noi adulti abbiamo quasi completamente dimenticato. Poi ad un certo punto questo meccanismo inizia a incepparsi, inizia la preoccupazione per quello che pensano gli altri. Questo meccanismo appartiene a tutti e come genitori possiamo intervenire per bilanciarlo con una adeguata dose di fiducia.

E come sia aiutano i propri figli a creare questa fiducia? Vediamo insieme:

Esprimere fiducia crea fiducia: questa è la regola di base. La migliore forma di fiducia che si può esprimere è quella nelle risorse del bambino. Incoraggiarlo a trovare la soluzione e rincuorarlo sul fatto che può cercare le risorse per risolvere il problema. Non è detto che le abbia tutte a disposizione nel momento in cui si presente il problema, infatti. Questo ad esempio ce lo insegnano le Dinamiche a Spirale: l’insegnamento più importante è che crescere è la soluzione.

Si migliora con la pratica: incoraggia l’impegno e la pratica. I bambini non vanno premiati per i risultati ma per l’impegno che mettono in ciò che fanno. Non porre troppa attenzione al “come”, lascia che il bambino cresca e sviluppi competenze e fiducia contemporaneamente in una condizione di totale supporto.

Non fare lo spazzaneve e offrigli nuove sfide: i genitori spazzaneve sono quelli che lavorano al posto dei figli nel raggiungimento degli obiettivi. E questo toglie tutto il gusto della sfida, la ricchezza dell’apprendimento con l’esperienza e distrugge il valore di ciò che possono ottenere con l’impegno. Offrire ai bambini sfide adeguate alla loro età li aiuta a comprendere il valore dell’errore come una bella (e inevitabile) parte del processo di crescita.

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