Sono stato definito uno dei pionieri del Coaching in Italia e lavoro come Coach e Trainer da quasi 30 anni con migliaia di persone in 4 continenti, a stretto contatto con top manager, imprenditori ed eccellenze del made in Italy.
Ho creato il metodo originale One Hand Coaching, e sono uno dei soli dodici “Master Trainer” al mondo scelti personalmente da Anthony Robbins.
Sono docente alla “Anthony Robbins Leadership Academy”, al “Leadership Program”, alla “Mastery University” e nei corsi tenuti nel mondo.
Sono il primo al mondo ad aver ricevuto direttamente da Richard Bandler il titolo di “Master Trainer in NLP for Business” e l’unico al mondo a essere Master Trainer sia per Robbins sia per Bandler.
Sono accreditato Senior Practitioner presso la prestigiosa European Mentoring and Coaching Council (EMCC).
Ciao, sono Claudio Belotti e questa è una parte della mia vita fino ad oggi: “la mia vita precedente” (come la chiamo io) e “la mia seconda e attuale vita”.
In questa pagina trovi gli eventi più importanti, divertenti, interessanti e per me preziosi, che penso valga la pena condividere.
Sono le lezioni della vita e le esperienze internazionali, la gioia dei momenti spensierati e gli insegnamenti dei miei maestri, primi fra tutti i miei genitori.
Alcuni racconti ormai sono, per me, storici, tante sono le volte in cui mi avrai sentito raccontarli come esempio per aiutarti a imparare dai miei sbagli.
Se invece è la prima volta che li leggi, sappi che il mio desiderio è quello di darti la possibilità di fare errori nuovi, perché la cosa più bella degli errori è che ti fanno crescere, se fai quelli già fatti è uno spreco, meglio farne di nuovi, di tuoi.
Sono nato a Bergamo sabato 9 settembre 1967 alle 19.47, giusto in tempo per far chiudere il negozio a mio padre che è potuto essere così al fianco di mia madre.
Sono stato cresciuto da due genitori di grande valore, insieme a mia sorella Patrizia in una via centrale della mia piccola città.
Fin da subito dai miei genitori ho imparato a celebrare la vita in ogni situazione, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà o malattia (di mio Padre), affrontata da entrambi sempre con grande forza, coraggio e dignità.
Viaggiare è sempre stato parte della mia vita, sin da piccolino ricordo di aver trascorso molti periodi felici lontano da casa per seguire i miei genitori nei loro viaggi di lavoro.
Sono mancino di nascita (scrivevo al contrario) ma la mia suora alle elementari pensava che la sinistra non fosse la mano giusta e così mi ha “corretto”, con modi abbastanza aggressivi.
Ho sempre fatto domande scomode, chiedevo spesso “perché?” e anche questo ha contribuito a non mettermi in buona luce.
Suor Battistina infatti mi considerava “difficile e con troppa energia”; inoltre fino alla quarta ho continuato a scrivere alcuni numeri al contrario e questo l’ha fatta giungere alla conclusione che fossi dislessico o poco intelligente.
La mia “diversità” era però supportata dai miei genitori (anche mia madre era mancina e si faceva molte domande, mentre mio padre era un ottimista patologico) che mi convinsero fosse una cosa utile da mantenere.
Non a caso già a 10 anni mi appassionai di David Bowie, che era proprio diverso, e diventò un grande maestro di vita per me.
Fino alle medie sono rimasto a Bergamo e per le superiori sono andato alla Scuola Alberghiera di San Pellegrino Terme, all’epoca una delle più rinomate.
Durante le estati ho iniziato a fare le prime esperienze di lavoro per la stagione estiva, in alberghi di lusso.
La passione per il viaggio, il sentirmi “diverso” e la voglia di scoprire sono state determinanti nella scelta della scuola alberghiera.
All’epoca ero tra i pochi della mia scuola ad aver scelto “l’alberghiera” per il desiderio profondo di fare esperienze e viaggiare e pensavo: “nel mondo ci sarà sempre un ristorante o un albergo che hanno bisogno di due braccia e una testa per servire ai tavoli o gestire una sala”.
La Scuola Alberghiera mi ha dato la possibilità di uscire di casa da giovanissimo e mi ha trasmesso valori molto importanti come quello dell’ospitalità e della cura del cliente.
Non solo, i miei Prof mi hanno insegnato che ciascuno di noi può fare la differenza - non conta il ruolo, non conta quanto piccolo o umile si possa ritenere il proprio lavoro - se si sceglie di mettere un extra nell’ordinario. Così ho iniziato e così tutto è iniziato.
Nel frattempo Bowie con la sua musica e la sua arte mi accompagnava, e con lui tutti i suoi figli d’arte.
Dopo la maturità, nel ‘86/’87 ho fatto una esperienza bellissima su di un panfilo privato.
Doveva essere un lavoro di pochi mesi ed è divenuto un viaggio di un anno in tutta Europa, dal mediterraneo all’oceano al seguito di un pilota del Campionato Offshore, la Formula 1 del mare.
Ho conosciuto VIP da copertine di rivista, modelle che turbavano i miei pensieri di gioventù e luoghi davvero incantevoli dove ho passato serate indimenticabili.
Ho scoperto un mondo con parametri completamente nuovi, la prima volta in cui ho capito che la vita è una questione di standard, cioè di quello che ognuno di noi considera “normale”.
Alla fine di una splendida estate sul panfilo, nel 1987, arrivò la cartolina che mi chiamava al servizio militare di leva.
Mio malgrado ero costretto a sbarcare per recarmi alla SMIPAR dove inizio il mio anno nei Paracadutisti della Folgore, prima a Pisa e poi Livorno. Un’esperienza della quale vado molto fiero.
Un addestramento fisico durissimo che mi ha fatto capire quanto i limiti che pensiamo di avere siano di fatto sbagliati perché possiamo fare molto di più.
Grazie alle richieste degli istruttori che ci mettevano sotto stress fisico e mentale ho capito che potevo fare di più di quanto pensassi.
Le marce e corse lunghissime, i percorsi, e poi i lanci con il paracadute che mi hanno fatto crescere e vincere anche la mia paura delle vertigini.
Inoltre ho stretto amicizia con persone stupende che sicuramente non avrei mai né conosciuto, né valutato altrimenti.
Ricordo con nostalgia le nottate a mangiare pane e salame di nascosto (o altre cose che ognuno portava da casa): sono momenti che rimarranno sempre nel mio cuore tanto quanto le serate nei locali di lusso durante l’esperienza sul panfilo.
Terminato il servizio militare, nell’89 dopo un periodo di varie esperienze a Bergamo, decido di partire per l’Inghilterra, perché volevo imparare l’inglese.
Qui ho lavorato in un ristorante italiano vicino a Gatwick il Piccolo’s, aperto da un bergamasco che finita la scuola alberghiera era andato in Gran Bretagna, senza più tornare a casa.
Era un imprenditore illuminato molto in gamba che mi ha aperto la mente.
Da qui sono andato a Londra per vivere la grande città e perfezionare la lingua e raggiungere il mio sogno/obiettivo: partire finalmente per gli Stati Uniti, nonostante la mia bisnonna continuasse a chiedermi se non potevo fare il cameriere in Italia.
Avevo sempre avuto il desiderio di andare negli USA un po’ perché ero cresciuto con i telefilm americani, un po’ perché avevo ancora nelle orecchie i racconti di mio nonno che durante la guerra era stato fatto prigioniero e trasferito in un campo in Colorado.
Nonostante il contesto fosse quello della guerra e la sua condizione quella di prigioniero, mio nonno tornò in Italia portando con sé un ricordo molto positivo di quella esperienza.
Ci parlava spesso del rispetto, dell’attenzione e le cure ricevute, in un campo di prigionia all’interno di uno splendido parco nazionale.
All’inizio degli anni ’90, fortunatamente, io negli Stati Uniti sono andato grazie a un programma di scambi culturali che permetteva di avere un visto di diciotto mesi ma poteva essere rinnovato ed esteso, cosa che ho fatto per amore e ammirazione di questo straordinario paese che mi ha cambiato la vita.
Qui ho gestito il ristorante di un albergo di lusso a nord di Boston e sempre qui ho sentito parlare per la prima volta di Anthony Robbins da alcuni clienti.
Dopo una serie di “coincidenze” che sembravano volermi far entrare in questo mondo, ho frequentato nel 1994 il mio primo corso con il grande Tony, l’Unleash the Power Within, proprio a Boston.
Grazie a queste “coincidenze” - tra le quali un rimborso fiscale arrivato proprio al momento giusto che mi ha permesso di pagare due quote d’iscrizione - sono andato al corso con mia sorella Patrizia.
All’epoca sentivo un gran bisogno di migliorare nel mio lavoro sotto il profilo della comunicazione e delle capacità di gestione: avevo molti collaboratori da gestire, tutti di diversi paesi e in un ristorante di lusso era fondamentale sapere come ottenere il meglio da sé e dagli altri.
Dopo 4 anni intensi negli USA, con una piccola pausa in Italia per rinnovare il visto, ho deciso di rientrare in Italia per coronare il mio percorso lavorando al Four Seasons di Milano.
All’epoca per me era il punto di riferimento nel settore alberghiero, e soprattutto un concorrente che negli USA ci aveva sempre fatto arrivare secondi nelle guide più prestigiose.
Era lo stato dell’arte dell’accoglienza di lusso, di eccellenza e volevo viverlo sebbene stesse nascendo in me il desiderio di andare oltre quel mestiere che tanto avevo amato fino ad allora.
Valutavo di cambiare tutto ma non volevo farlo prima di essermi tolto la soddisfazione di lavorare nella catena più prestigiosa al mondo.
Nel frattempo avevo terminato tutta la Mastery University di Anthony Robbins - con non pochi sacrifici - e così sono diventato il primo italiano a completare l’intero cursus di studi con Robbins.
In me diventava sempre più chiaro che il mondo della formazione era un mondo che desideravo frequentare e rendere parte integrante della mia vita.
Non sapevo ancora che sarei diventato un Coach e un Trainer ma sentivo che in quel viaggio avrei trovato la mia strada.
Capita spesso che nei miei corsi, soprattutto quelli rivolti ai Coach della Extraordinary Coaching School o a Il Coaching secondo Claudio Belotti, io parli dell’effetto Pigmalione (in psicologia chiamato effetto Rosenthal) – un classico esempio di “profezia che si autorealizza” – perché è stato certamente parte della mia esperienza nella mia crescita personale.
La mia Trainer alla Mastery University infatti mi incoraggiò a proseguire gli studi, perché mi disse che “avevo i numeri per diventare un Coach straordinario”.
Non so se lo disse perché aveva davvero visto qualcosa in me o lo fece solo per incoraggiamento (o per vendermi il corso successivo) ma certamente questo battito d’ali di farfalla, in un giorno lontano, nel cuore degli Stati Uniti ha dato inizio a quel grande salto che sarebbe divenuto il mio nuovo percorso.
In questo stesso periodo ho iniziato a collaborare con l’azienda di Tony prima nella traduzione in italiano del materiale per i corsi e poi come punto di riferimento in Italia per la sua organizzazione, curando tra le altre cose il rapporto con i clienti italiani (ora famosi) che desideravano frequentare i suoi corsi.
Così ho iniziato a diventare parte attiva nella sua University, fino a ricevere nel 1998 durante uno spettacolare corso alle Hawaii il titolo di Trainer direttamente da lui, sul palco. Un’emozione indescrivibile.
Nel frattempo ho approfondito la mia preparazione in Programmazione Neuro-Linguistica, formandomi con i punti di riferimento mondiali: Richard Bandler, John Grinder, Robert Dilts, John La Valle, Paul Mc Kenna e Tad James.
Nel periodo tra il ‘97 e il ’98, dopo aver lasciato il Four Season sono entrato nel Gruppo Semeraro come direttore Servizio Clienti del marchio Ovvio, per portare la mia competenza negli hotel di lusso, nei quali l’attenzione per il servizio al cliente è un fattore chiave.
Dopo questa esperienza, sono passato ad occuparmi della comunicazione e del marketing in una importante scuola di medicina olistica di Milano, dove ero anche Docente di Comunicazione e PNL.
Il mio interesse per la medicina naturale e alternativa mi aveva spinto verso quell’esperienza che fu bellissima e mi mise in contatto con Alessio Roberti (all’epoca agli inizi e ora anche lui Master Trainer in PNL) con il quale di lì a poco avrei collaborato, in quella che per diversi anni sarebbe stata l’azienda di formazione in PNL che faceva più corsi al mondo: NLP Italy.
Nel 2000, sempre negli USA, ho ricevuto la certificazione di Trainer di PNL direttamente dal Dr. Bandler e a febbraio inizia la mia avventura nella neonata NLP Italy.
Nel frattempo ho proseguito il lavoro di traduzione sia di testi sia dal vivo di personaggi famosi come i co-fondatori della PNL: Richard Bandler e John Grinder; ovviamente Anthony Robbins, e poi John La Valle, Tony Buzan e William Ury per citarne alcuni.
Nel periodo passato in NLP Italy siamo diventati rapidamente il punto di riferimento a livello italiano (e non solo) della PNL e facevamo corsi ogni weekend con aule stracolme: personalmente per diverso tempo, ho trascorso con passione più di 180 giorni all’anno in aula, in particolare negli NLP Practitioner e NLP Master Practitioner.
A partire da questi anni, ho affiancato il lavoro di Trainer con quello di Coach nelle più prestigiose aziende italiane e straniere.
Ho sempre avuto la fortuna (anche nella mia vita precedente) di collaborare con vere eccellenze dove ho affiancato top manager, imprenditori e professionisti di altissimo livello.
Tra queste mi piace ricordare: il Gruppo Armani, il Gruppo Angelini, Axa, Bulgari, Barclays, BMW, Credit Suisse, Dainese, Google, ING Direct, IBM, L’Oreal, NH Hoteles, Patrizia Pepe, Procter & Gamble, Riva Yacht e Zurich.
Oltre a queste realtà straordinarie ho collaborato con realtà in ambito sportivo, tra cui l’Olimpia Basket Milano, la Federazione Italiana Pallavolo, Aspire Academy (in Qatar) e il settore giovanile dell’Inter FC.
L’impegno profuso in questi anni nel portare il Coaching attraverso la Programmazione Neuro-Linguistica nelle più importanti realtà aziendali del mondo – alcune delle quali si aprivano per la prima volta a questa straordinaria metodica – ha portato Richard Bandler a inventare e conferirmi, primo in assoluto al mondo, il titolo di Master Trainer in NLP for Business nel 2007.
Nella primavera 2002 ho sposato Nancy, che avevo conosciuto due anni prima, negli Stati Uniti e con lei abbiamo avuto due splendide figlie, Martina nata alla fine del 2003 e Carolina nel 2006.
Nel 2008 il successo stellare di Anthony Robbins fa crescere ulteriormente la sua organizzazione in maniera esponenziale.
Così viene creato il titolo di Senior Trainer e sono stato il primo europeo al quale è stato conferito questo titolo, proprio nel momento in cui veniva creata questa figura.
Due anni dopo, dopo averle studiate sui libri, ho frequentato il primo corso di Dinamiche a Spirale a Berlino con Christopher Cowan e Natasha Todorovic massimi esperti mondiali della metodica, con i quali poi ho scritto il libro di riferimento sulla metodica.
Nel 2010 ho fondato Extraordinary. L'azienda nasce perché ci siamo resi conto che la formazione aveva perso la sua anima e si era spersonalizzata.
Pensavamo, e pensiamo tutt’ora, che sia necessario riportare il Coaching e la formazione a una misura più umana, dove ci sia un rapporto diretto, più vicino e concreto.
Un ambiente che permetta ai partecipanti di interagire direttamente con il trainer – che sa di essere un professionista e non un guru o un semi-dio – per questo è preparato, disponibile e attento.
Trascorre le pause, i pranzi e i momenti liberi insieme ai partecipanti, parlando con loro, interagendo anche su argomenti differenti.
Per questo abbiamo deciso di fondare Extraordinary con questo scopo e con una filosofia ben chiara in mente: siamo tutti straordinari in qualcosa.
Il segreto per accedere a una vita ricca di soddisfazione è quello di scoprire e coltivare il nostro extra.
L’idea è di usare il Coaching per focalizzarsi su quel talento straordinario e sull’unicità che ci rende originali, diversi e speciali.
Senza stravolgere la propria vita (magari mandando tutto a quel paese), o cambiare nel tentativo di eliminare o cambiare i difetti. Basta evolversi e crescere attraverso il miglioramento continuo.
Per fare ciò, come Coach e Trainer, sappiamo che è necessario ampliare continuamente l’orizzonte, per questo ho deciso di insegnare anche altro nella Extraordinary Coaching School.
Non solo la PNL - che è e resta uno strumento straordinario – ma anche degli extra, come le Dinamiche a Spirale e altre metodologie di Coaching che ben conosco.
Questa idea è parte integrante di quello che ho imparato dal mio primo Maestro con la “M” maiuscola: Tony Robbins.
In questi 25 anni al suo fianco ha sempre stimolato tutti noi Trainer a prendere spunti da altre metodologie, cercare ovunque e sempre ciò che funziona meglio.
Lui per primo condivide con noi trainer le sue letture, le sue idee, gli esempi e i casi di studio più interessanti portandoci novità ad ogni incontro.
Nel frattempo la passione per le DaS aumentava e nel 2012 abbiamo organizzato in Italia il primo corso di Dinamiche a Spirale che vede protagonisti direttamente Chris Cowan e Natasha Todorovic.
Poco dopo ho avuto l’onore di entrare a far parte del Think tank “Performance Straordinarie” del professor Giorgio Nardone, riferimento mondiale della Terapia Strategica Breve.
E poi la realtà supera ancora la mia più bella fantasia: nello stesso anno in cui l’Università Bocconi di Milano mi apre le porte per tenere un corso in Dinamiche a Spirale in inglese, il Prof. Nardone mi invita come speaker al Congresso Internazionale di Terapia Breve Strategica di Firenze: tanta roba per un Tecnico delle attività alberghiere! Le soddisfazioni non finiscono.
Il settore giovanile dell’Inter vince e tanto, la sola categoria primavera in 4 stagioni vince ben 6 trofei (tra cui due campionati consecutivi, cosa mai successa prima in Italia).
Nel frattempo tutti i miei audiolibri arrivano al primo posto in classifica iTunes, mentre i miei libri cartacei vanno in ristampa più volte.
Dopo 20 anni come Trainer, e poi come Senior Trainer, e dopo molti anni che Robbins non promuove più Master Trainer, nel 2017 con mia grande sorpresa ed emozione, vengo richiamato sul palco per ricevere questo titolo che meno di 15 persone hanno in tutto il pianeta.
L’essere scelto come Master Trainer da Tony mi ha fatto diventare l’unico al mondo ad avere questo titolo sia con Richard Bandler sia con Tony Robbins.
Ripeto spesso che non abbiamo abbastanza fantasia per immaginare cosa di bello la vita ci riserva se decidiamo di fare la nostra parte, lo ripeto spesso perché io ne sono la prova.
Chi avrebbe mai pensato che quel bambino bergamasco e timido, che scriveva con la mano del diavolo da cameriere sarebbe arrivato dove è ora? E mi chiedo, cosa ha la vita ancora in serbo per me? E per te? Tanto, tantissimo, basta che facciamo la nostra parte.
Mentre esce l’album postumo del mio grande Maestro, usciamo dalla pandemia a piccoli passi. In questi anni le mie amate figlie sono diventate grandi e anche Extraordinary è cresciuta. Grazie alla mia squadra davvero straordinaria la nostra Coaching School si è distinta per la qualità della didattica. I nostri clienti aziendali sono sempre di più aziende prestigiose in campi diversi: dai cantieri navali di lusso alle multinazionali, passando anche per piccole e medie imprese dell’eccellenza italiana. La Extraordinary Suite, il nostro portale formativo in video, cresce ogni mese con contenuti di assoluto valore. Molti dei nostri coach certificati sono ormai colleghi mentre ci divertiamo sempre di più come Mental Coach anche nel tennis e nella pallavolo. Siamo tutti reduci da anni difficili. Siamo anche orgogliosi di aver dato il nostro contributo alla comunità durante la pandemia e di aver sempre continuato a lavorare con impegno e dedizione. Che l’anno della Tigre continui a portarci stimoli per migliorare sempre!
La pandemia è un ricordo mentre il mondo continua a presentare sfide sempre più complesse, tra inflazione, guerre e intelligenza artificiale.
La nostra tribù di Coach cresce sempre più ricca di persone straordinarie che fanno la differenza nel mondo.
Nella nostra Extraordinary Coaching School abbiamo aggiunto le specializzazioni in Dinamiche a Spirale e Human Needs Coach.
Io continuo a formarmi, al fianco dei miei Maestri, anche con amici e colleghi del mondo della psicologia e della crescita personale.
Lavoriamo al fianco di aziende di eccellenza ed Extraordinary, grazie a un lavoro di team straordinario, è ora certificata ISO 9001:2015 per la progettazione ed erogazione di servizi di formazione e Coaching.
In attesa di scrivere un altro libro, ho realizzato diversi podcast, tutti di grande successo.
Mentre attendo un altro album postumo del Duca Bianco, vado ai concerti dei nuovi gruppi e dei vecchietti del rock che non mollano mai. Le mie figlie continuano a darmi grandi gioie.
Sono passati più di 30 anni dai miei inizi in questo mondo e sono ancora motivato, per dirla con le parole di Bowie “Non so dove sto andando, ma vi prometto che non sarà noioso”.
Extraordinary, Extraordinary Coach, Extraordinary Coaching School, Dinamiche a Spirale, Spiral Dynamics, Spiral Dynamics Coach e Coach in Dinamiche a Spirale, Human Needs Coach, Mentor Extraordinary Coach, Senior Extraordinary Coach, Master Extraordinary Coach, One Hand Coaching sono marchi registrati da Extraordinary srl Unipersonale
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