Le conversazioni difficili iniziano sempre nella nostra testa. Infatti, ciò che pensi della conversazione, quando la affronti, spesso pesa più dell’argomento della conversazione stessa.
Per questa ragione il primo passo per affrontarla è farsi delle domande:
E’ necessario dirlo? Devo essere io a dirlo?
Questo ti aiuterà a chiarire subito se affrontare o meno l’argomento o se parlare con qualcun altro più titolato a farlo.
Se hai stabilito che la conversazione spetta a te puoi considerare modo, tempo e luogo per affrontarla. E’ un discorso da affrontare in pubblico o in privato? E’ meglio che ci siano persone o che siate faccia a faccia?
Quando hai scelto anche modo e tempo, puoi iniziare a considerare quali sono pro e contro del tuo discorso, punti di forza e di debolezza, elementi chiave e concetti superflui.
Contestualizza il tuo discorso: in che modo può essere utile all’altra persona? Magari stai condividendo un feedback difficile, devi affrontare un comportamento, riconsiderare l’affidamento di un lavoro a una persona. Potresti chiedere il permesso all’altra persona, se è un tuo pari livello, puoi assumere un atteggiamento scherzoso o benevolo se sei il suo leader.
Aspettati una reazione difensiva e cerca di sintonizzarti sulla stessa lunghezza d’onda del tuo interlocutore: quali emozioni sono collegate alla sua reazione? Gestiscile attraverso la creazione e il mantenimento del rapport.
Dopo ogni conversazione fai il punto della situazione: hai raggiunto l’obiettivo della conversazione? cosa hai fatto bene? Cosa hai sbagliato? La scelta delle parole è stata efficace?
Per migliorare nella conversazione è necessario migliorare nell’arte della calibrazione, nella capacità cioè di cogliere tutti i segnali che invia l’altra persona.
Nel portale Extraordinary Suite – fra oltre 400 video – puoi trovare molte risorse per aumentare in modo esponenziale il tuo miglioramento.