Se hai figli piccoli o amici con figli di questa età ti sarà capitato certamente di vivere una scena nella quale i genitori chiedono ripetutamente al proprio figlio (o figlia) di fare qualcosa: di lavarsi le mani, di andare a tavola, di mettere a posto i giochi. E la risposta – almeno la prima sicuramente – è quasi sempre no.
I bambini non vogliono compiacere nessuno e fanno ciò che vogliono, ciò che li fa stare bene, ciò che le diverte. Non smettono di strillare per farti piacere, perché glielo chiedi con garbo o fornendo loro una motivazione logica. Smettono se gli offri una alternativa altrettanto divertente.
Sono bambini: inventano giochi in continuazione e a volte bisogna guidarli verso qualche gioco nuovo (magari meno rumoroso o pericoloso), ma una cosa la sanno bene: vogliono divertirsi, ne hanno bisogno e non voglio rinunciarci. Quando crescono poi cambia qualcosa, diventano sempre più simili agli adulti. Se gli chiedi se hanno fatto i compiti ti rispondono di sì, solo per farti piacere, anche se non è vero.
Per questa ragione dovremmo tornare bambini, di tanto in tanto, ritrovare quella capacità di dire no agli altri per dire sì a noi stessi, a ciò che ci fa stare bene. Ciò che ti serve è innanzitutto la consapevolezza di conoscere cosa ti fa stare bene. In questo modo puoi dare la priorità a ciò che veramente ti fa stare bene. E questo non lo stabilisci con la testa e spesso nemmeno con il cuore: il benessere lo senti nella pancia, con l’istinto.
Impara a cogliere attraverso l’istinto il benessere, le attività divertenti, i momenti di relax. A quel punto inizierà a venirti più naturale porre dei limiti, fisici e temporali, alle attività meno piacevoli. Il tempo è una risorsa limitata e preziosa e ci sentiamo meglio quando lo spendiamo in modo utile. Allo stesso modo il corpo può sopportare solo una certa quantità di stress: riconosci quanto fai e quanto questo richiede al tuo corpo, alla tua mente e al tuo cuore.
I limiti ci aiutano a dare priorità ad attività significative e a lasciare andare il resto; allo stesso tempo è evidente che non potrai sempre fissare tutti i limiti che vuoi, gli spazi che desideri o il tempo che vuoi. L’importante è farlo con regolarità, dando priorità a questa pratica e apprezzando soprattutto ogni momento di benessere che riesci a vivere.