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Come attrezzare, organizzare e gestire un ufficio da casa?

Un anno di pandemia ci ha insegnato che il lavoro da casa è possibile. Ciò che prima ritenevano quasi impossibile o sicuramente molto difficile nella realtà si è poi dimostrato possibile e le difficoltà da affrontare – come spesso accade – si sono dimostrate meno complesse del previsto.

Così abbiamo iniziato a lavorare da casa e si è aperta una nuova stagione, un nuovo mercato, nuove opportunità. E nuovi problemi da risolvere. I primi tempi a casa, infatti, sono stati avventurosi per chi non aveva già sperimentato questa modalità. È stato necessario adattare un ambiente spesso inadatto, creare nuove routine e trovare la concentrazione nello stesso luogo nel quale cerchiamo di solito riposo, relax e intrattenimento.

Dopo tanto tempo, abbiamo imparato quanto è importante gestire il proprio spazio domestico dedicato al lavoro, attrezzarlo in modo corretto, ergonomico, in modo da ottenere un ambiente sano nel quale svolgere in modo efficiente il lavoro. Per questo è necessario far tesoro di quanto abbiamo imparato e utilizzare questa informazione per migliorare la vita e il lavoro.

Vediamo insieme 3 consigli utili per lavorare bene da casa:

  1. Fai una lista delle best practice. In azienda avrai sicuramente un consulente per la sicurezza. In che modo le persone possono costruire la loro postazione domestica ergonomica? Aiutale offrendo consigli qualificati e aggiornamenti importanti sulla modalità di creare il proprio spazio di lavoro. Sapere quali sono le attrezzature più utili o il modo migliore per realizzare la propria postazione di lavoro potrebbe essere una informazione preziosa.
  2. Chiedi ai tuoi collaboratori di cosa hanno bisogno. Potrebbe essere qualcosa di semplice: un supporto per monitor o una sedia, un mouse, un monitor o persino un pc. Pensa a tutte quelle famiglie che hanno due figli in DAD e si sono dovute attrezzare per far studiare entrambi contemporaneamente e lavorare nelle stesse ore. In molti casi si tratta di materiali facilmente reperibili in azienda o che l’azienda può acquistare a un costo decisamente più basso.
  3. Ricorda ai tuoi collaboratori di staccare. Con lo smart working si è creato un circolo vizioso fatto di lavoro, pasti, lavoro, sonno, lavoro, pasti, sonno. Questo crollo dei confini spaziali, la fine del tragitto casa-lavoro, la perdita delle routine (oltre ovviamente alle limitazioni agli spostamenti), sono tutti elementi che possono influire negativamente sullo stato mentale. Meditazione, lettura, ascolto della musica invece possono aiutare notevolmente.

Qual è il miglior consiglio che daresti a una persona in smart working?

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