We can be Heroes

La giusta fiducia

L’eccesso di fiducia in sé stessi dicono gli studi che fin troppo spesso paga. Almeno nel breve termine. Un leader che si presenta troppo sicuro sé – al limite dell’arroganza – può vincere una battaglia, farsi eleggere a una carica o ottenere il posto che ambisce. Ma molto spesso è destinato a perdere la guerra, sottoperformare nel lungo periodo e portare risultati ben inferiori alle aspettative.

Per quale ragione accade ciò? Gli psicologi David Dunning e Justin Kruger ci hanno spiegato bene come le persone meno competenti tendono ad essere più sicure di sé stesse, mentre quelle con abilità autentiche sono spesso piene di dubbi sulle proprie capacità. Ma a volte capita che anche le persone con una preparazione eccezionale cedano all’arroganza.

In che modo è possibile bilanciare la necessaria sicurezza e l’altrettanto necessaria umiltà? Te lo racconto con degli esempi molto efficaci:

L’arroganza si paga. E costa molto spesso più dell’umiltà. Un eccesso di umiltà non ha mai distrutto la reputazione di nessuno mentre il contrario sì. Quando stai costruendo la sicurezza nei tuoi mezzi può capitarti facilmente di scivolare in una sopravvalutazione delle tue capacità. Con un eccesso di umiltà puoi perdere qualche occasione ma una volta costruita la tua sicurezza potrai sempre costruirne di nuove. Con l’arroganza si perde la credibilità e ricostruire un’immagine nel tuo settore può essere molto difficile.

Se vedi che le cose ti stanno sfuggendo di mano rallenta. Gli americani dicono “fake it until you make it”. Tradotto letteralmente significa “fingi fin quando non ce l’hai fatta”. Questo spesso è stato interpretato come un consiglio a fingere di avere le competenze. Nella realtà dei fatti è molto più sottile: per dirla con i livelli logici di Robert Dilts, qui non si tratta di fingere competenze ma una identità, qualcosa che pensi di essere. Mi spiego meglio: se vuoi fare il Coach hai bisogno di competenze e nel momento che le hai apprese devi buttarti e iniziare a sperimentare nella pratica. E’ in quel momento che devi fingere di essere chi vuoi essere, anche se ancora non ti senti un Coach. Se senti che le cose ti stanno sfuggendo di mano, semplicemente rallenta.

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