We can be Heroes

Essere genitore.

Viviamo in un’epoca liquida nella quale molte barriere della società classica, nella quale sono cresciuti i nostri nonni e i nostri genitori, sono cadute lasciando spazio a interazioni molto più fluide. Essere genitori in questo periodo storico è molto difficile perché la mancanza di punti fermi richiede capacità di adattamento continue e sempre nuove soluzioni. L’evoluzione dirompente dei nuovi social network e sistemi di comunicazione richiede a ciascuno di noi una sempre maggiore capacità di espressione e comprensione. Per noi stessi e per i nostri figli per educarli a crescere in questo mondo e a comprenderlo, in modo da favorire in loro una crescita equilibrata. Da genitore di due splendide bambine – ormai ragazze – ho fatto tesoro della mia esperienza e posso darti qualche consiglio sull’essere genitore, per guidarti in questa splendida avventura. Ecco 3 consigli (più uno): 1 Fai attenzione alle parole e al tono che usi quando parli a tuo figlio: a volte capita quando si è stanchi o arrabbiati per le più varie ragioni di rivolgerci in modo brusco ai nostri figli. La domanda che dobbiamo farci è: utilizzerei queste parole o questo tono con qualcun altro per rimproverarlo? Bisogna ricordarsi sempre che il primo veicolo di una buona educazione è il buon esempio. Allo stesso tempo utilizzare con parsimonia il verbo essere quando si fa un rimprovero (vale anche per noi stessi): è molto facile tramutare un comportamento in una identità e minare l’autostima. Allo stesso tempo, un complimento, un apprezzamento possono avere un effetto molto positivo se espressi con il verbo essere: sei bravo, sei intelligente, sei forte. 2 Incoraggialo a far esperienze nuove: l’esperienza è alla base del coraggio nella vita e saper trarre la giusta lezione da ogni esperienza è il miglior modo per crescere. Sbagliare è importantissimo e se nei primi anni di vita dei bambini siamo noi a guardare con ammirazione la caparbietà e il coraggio – la determinazione – con la quale il bambino si alza, cammina su gambine tremolanti, cade e si rialza e inizia una corsa per scivolare nuovamente e rialzarsi ancora una volta, man mano che cresce siamo noi a dover fornire coraggio e sostegno, facendo la cosa più importante e impegnativa: essere presenti, con discrezione e generosità. 3 Valorizza i suoi punti di forza: ne parlo diffusamente nel mio ultimo libro Super You (https://goo.gl/QGR5yG) : spendiamo tempo ed energie a correggere i nostri difetti, ci concentriamo sui nostri punti deboli pensando che sia la cosa giusta da fare e alla fine ci troviamo stanchi e frustrati. Guarda tuo figlio con attenzione, osservalo crescere e diventare via via più grande e sviluppare passioni e talenti, esprimere con i gesti e con le parole la sua bravura in una attività, una materia, uno sport. Non aspettarti che diventi il migliore, un campione o il primo della classe: l’importante è che faccia le cose con passione e sia felice di fare quello che fa. Crescere un essere felice e con una alta autostima è il risultato più bello che si possa raggiungere come genitore. Un ultimo consiglio: ascolta tuo figlio. La PNL offre mille strumenti e tecniche per metamodellare e ristrutturare convinzioni depontenzianti, gestire lo stato e le emozioni, visualizzare il futuro e vivere a pieno il presente. Nessuno strumento è potente quanto la calibrazione e l’ascolto per dargli ciò di cui ha davvero bisogno e in questo modo scoprirai anche una cosa sorprendente: ascoltando tuo figlio ti renderai conto che molto spesso ciò di cui ha bisogno è proprio essere ascoltato. 

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