Le moderne neuroscienze sono concordi nel sostenere che il sistema limbico – che riveste un ruolo fondamentale per l’emozione e la motivazione – influenzi ogni aspetto del nostro essere e questo lo si comprende facilmente osservando come molte tecniche di motivazione siano basate sul dualismo premio/punizione, gratificazione/minaccia. La Programmazione Neurolinguistica ci insegna che tutti, in alcuni ambiti della nostra vita, ci basiamo sul metaprogramma Via da/Verso per prendere le nostre decisioni. Quindi, volendo scegliere come motivare al meglio una persona, si tratterebbe solo di capire qual è il metaprogramma più utilizzato dal nostro interlocutore e poi convincerlo con la promessa di un premio o la minaccia di una punizione. Facile! E certamente non semplice perché non sempre è possibile disporre di una tale informazione. Molte ricerche neuroscientifiche ci vengono in soccorso per spiegarci un po’ meglio come si è evoluto il nostro cervello e ci dicono che i premi possono essere più efficaci delle punizioni per motivare le persone ad agire, mentre per convincerle a non fare qualcosa risulta più efficace la promessa di una punizione. Il meccanismo cerebrale dietro questa azione è legato ai neurotrasmettitori dopaminergici del mesencefalo che si muovo attraverso la corteccia motoria che controlla l’azione. Tradotto: agire verso un obiettivo ci gratifica e il suo raggiungimento rinforza questo meccanismo. Al contrario, quando vogliamo evitare cose cattive, spesso ci blocchiamo perché il modo migliore che il nostro cervello ha elaborato per non subire danni è quello di evitare l’azione del tutto. In che modo accade tutto ciò? Per via dei meccanismi di funzionamento del cervello: sappiamo – anche solo per esperienza diretta – che l’unico modo per ottenere un risultato certo sia quello di agire. Al netto delle possibilità di fallire nella propria azione, è facile capire che se non ci muoviamo dalla sedia per avere ciò che desideriamo, questo non verrà da solo. Quindi svolgiamo una azione per ottenere un risultato e quando ne otteniamo uno positivo, questo ci gratifica e aumenta le possibilità che ripeteremo quella azione. Inoltre, ci insegna sempre la PNL che un Via da è un meccanismo funzionale quasi esclusivamente nel breve periodo mentre il Verso, quando è fortemente sentito può essere una spinta straordinaria ed essere il nostro faro per portarci esattamente dove desideriamo essere, al di là delle paure, fino al raggiungimento dell’obiettivo.