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Scienza e meditazione

In più di una occasione in passato mi sono soffermato sull’importanza di sviluppare abitudini utili per restare in forma. Se mi conosci e segui il mio lavoro sai che per me essere in forma e in salute ha un valore complessivo riguarda tanto il benessere fisico quanto quello psicologico o spirituale. Da cosa nasce questa necessità di benessere? La necessità di star bene e di ricaricarci nasce dal bisogno di ritrovare le nostre energie psicofisiche, quelle stesse energie che utilizziamo per vivere una vita piena e intensa. Ci sono diversi modi che possono essere messi in atto quotidianamente per aumentare il proprio benessere: correre, passeggiare nella natura o meditare. La meditazione ha origini religiose e spirituali e se hai un interesse specifico per queste discipline, troverai certamente facilità nell’affrontare questa pratica. Ma se come in molta parte dell’occidente la secolarizzazione e il razionalismo sono diventate per te convinzioni profonde ritengo tu possa accedere ai benefici della meditazione con altri presupposti e trarne il meglio. I molti benefici della meditazione sono ormai riconosciuti dalla scienza medica e possono essere visti chiaramente con scansioni del cervello durante la pratica, evidenziando tutti gli effetti e le modificazioni che avvengono prima durante e dopo la meditazione. Ti propongo quindi tre motivi per meditare (più un consiglio su come farlo) puramente logici e razionali per scegliere la meditazione come forma di ricarica: 1 Migliora la concentrazione Poiché la meditazione è una pratica che focalizza la nostra attenzione questo influisce direttamente sulla tua concentrazione, anche quando non mediti. È un effetto duraturo che si acquisisce dando regolarità alla pratica della meditazione. L’attenzione focalizzata è molto simile a un muscolo che va rafforzato attraverso l’esercizio. 2 Diminuisce l’ansia Più mediti, minore è l’ansia che provi. Si è scoperto che questo avviene perché stiamo effettivamente allentando le connessioni di particolari percorsi neurali. C’è una sezione del nostro cervello, la corteccia prefrontale mediale, che elabora le informazioni relative a noi stessi e alle nostre esperienze. Normalmente le connessioni neurali della sensazione corporale e dei centri di paura del cervello verso di essa sono molto forti. Quando provi una sensazione spaventosa o sconvolgente, si scatena una forte reazione facendoti sentire spaventato e sotto attacco. Quando mediti, in pratici, indebolisci questa connessione neurale e ne attenui gli effetti. 3 Migliora la memoria Un recente studio ha dimostrato che le persone che praticano la meditazione consapevole sono in grado di regolare l’onda cerebrale che scherma le distrazioni e aumenta la produttività più rapidamente di coloro che non meditano. Questa capacità di ignorare le distrazioni potrebbe spiegare il miglioramento della capacità di ricordare e incorporare rapidamente nuovi fatti. Infine un consiglio pratico su come iniziare la meditazione: ci sono molti modi ma se sei una persona particolarmente logica (e magari tecnologica) esistono ormai diverse applicazioni per smartphone anche gratuite, molto funzionali per farsi guidare da zero. Altrimenti potresti anche scegliere di affidarti alla guida di una persona, rivolgendoti a un centro di meditazione. Oppure fare la cosa più semplice di tutte: prenditi dieci minuti al giorno, siediti comodo, resta in silenzio e concentrati su di una frase o un pensiero che siano per te rilassanti e positivi. Dieci minuti nei quali lasci tutto fuori e rallenti il ritmo, ritrovando pace e serenità. 

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