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Essere genitori meno stressa(n)ti.

Qual è la chiave per essere genitori in modo sano ed equilibrato? Dal momento che hai iniziato la lettura di questo articolo sicuramente sei interessato a scoprire il miglior modo per essere un buon genitore. Magari tante volte ti sei domandato se ciò che stai facendo è giusto, se quel comportamento è adeguato o se puoi far meglio. Una cosa è certa: essere genitori stressati, significa anche essere stressanti per i propri figli. Quindi il primo passo per migliorare come genitori è rilassarsi. Rilassarsi soprattutto riguardo all’esser genitori! Essere troppo concentrati sull’essere buoni genitori infatti a volte fa perdere di vista la parte più bella dell’essere semplicemente genitori: il rapporto con i propri figli e il rapporto di coppia. Da un lato quindi è importante informarsi e cercare i consigli più utili per adeguare il proprio comportamento alla condizione di genitori, per gestire e aiutare i propri figli a crescere in modo equilibrato e felice. Allo stesso tempo è importante ricordarsi che si è una coppia e farsi assorbire completamente dalla genitorialità può sottrarre energie fondamentali alla gioia dell’esserlo. Un esempio che utilizzo spesso in aula nel corso di Dinamiche a Spirale in Azione è quello del livello C-P Rosso: non è solo il livello della rabbia o dell’atto eroico sprezzante del pericolo; è anche il livello della complicità amorosa, del brivido che nella coppia è importante mantenere sempre acceso. Essere genitori felici, come singoli e come coppia, infatti è una condizione fondamentale per essere buoni genitori nella relazione con i propri figli. A questo punto, la cosa più importante da fare come genitori rilassati e sicuri della propria genitorialità è accettare che i propri figli commettano errori, sbaglino e facciano esperienza. Infatti tenere al riparo i propri figli dal fallimento significa impedirgli di apprendere importanti lezioni di vita. Per essere buoni genitori quindi è necessario mostrare al bambino come rialzarsi quando cade e non impedirgli di cadere ed è altrettanto importante mostrargli come festeggiare i risultati positivi e le vittorie. Oltretutto l’infanzia è anche il periodo migliore per sbagliare, per almeno due ragioni: la prima è l’attitudine innata dei bambini a cadere, rialzarsi e riprendere a far la stessa azione con caparbietà, desiderio di scoperta e sano divertimento. La seconda ragione risiede nel fatto che prima si sperimentano certe azioni prima si impara da esse e si fa esperienza del mondo. L’esperienza è fondamentale per la costruzione della propria autostima, e senza sperimentazione e perseveranza non c’è vera esperienza.

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