Uno degli insegnamenti più importanti della PNL si apprende fin dal corso di Basi di PNL e resta valido per tutti, dal più inesperto fino al Master Trainer con esperienza internazionale: la base del rapport è nella diade di calibrazione e ricalco che permettono di andare in guida. La calibrazione è qualcosa che appartiene alla nostra specifica sensibilità: più siamo capaci di cogliere i segnali deboli – senza perderci i segnali grossi come una casa! – siamo in grado di scegliere al meglio cosa è importante ricalcare in un determinato momento della comunicazione con la persona che abbiamo di fronte. Il ricalco infatti serve a farci riconoscere come simili e aiuta nella costruzione di fiducia con l’interlocutore. Le persone si fidano di chi conoscono e cosa ci può essere di più conosciuto di un nostro stesso comportamento? Bisogna imparare a farlo e farlo bene, dove per farlo bene intendo proprio il contrario di perfezione. Mi spiego meglio: per utilizzare efficacemente il ricalco devi aver calibrato bene e scelto con cura cosa ricalcare del tuo interlocutore. Quando hai scelto e inizi a farlo è importante tenere in considerazione che il tuo interlocutore non è un automa e se ti poni nei suoi confronti in modo troppo preciso e speculare penserà che lo stai scimmiottando o che stai prendendo in giro un suo comportamento. Una volta che ciò è avvenuto con sensibilità ed eleganza, sarà possibile andare in guida, condurre cioè il nostro interlocutore nel viaggio alla scoperta di sé, dei propri valori, delle proprie convinzioni e dei propri bisogni. Allo stesso modo vorrei fare una riflessione su cosa possono insegnarci calibrazione e ricalco nella nostra vita parallela, quella online, che si svolge spesso in modo asincrono e nella quale la nostra immagine può apparire in contesti anche molto differenti. Quando abbiamo bisogno di mettere in atto un comportamento che sia compreso dalle altre persone, tanto a livello logico quanto a livello emotivo, abbiamo la necessità di porci come obiettivo quello di restare umani; non si tratta solo di esserlo – siamo tutti esseri umani – si tratta anche di mostrarci tali e far trasparire le nostre imperfezioni quelle che ci avvicinano agli altri e ci rendono simili. E se ciò vale nella vita reale, tanto più ha valore in quella virtuale: mostrando la nostra umanità sarà più facile trasmettere il nostro messaggio e incontrare il favore degli altri.