We can be Heroes

EGO

L’altro giorno, una persona a cui tengo molto mi ha detto che sono un po’ egocentrico. La cosa non mi è piaciuta per nulla. Egocentrico io? No, no, no. L’idea mi piace davvero poco, ma mi ha fatto pensare. Alla parola “EGO” sono associate altre parole che non piacciono, come appunto egocentrico e egoista. Caratteristiche poco apprezzate nella nostra società. Non a caso nessuno vorrebbe sentirsi dire “sei un po’ egocentrico (o egoista)”. Se ci pensi, non è bello avere a che fare con chi mette se stesso al centro (egocentrico), o con chi vuole tutto per sé. Persone così danno poco e prendono tutto, non sono ecologiche o sostenibili. Nessuna filosofia o religione li apprezza, non c’è cultura che li sopporti più di tanto. La nostra educazione di italiani, con la forte influenza cristiana, preferisce il sacrificio. Non a caso i martiri sono venerati. 

Penso che siamo tutti d’accordo che sarebbe meglio essere generosi, amorevoli, aperti agli altri e così via, ma non ti sembra che in alcuni casi abbiamo esagerato un po’?

Vedo genitori obbligare i propri figli a prestare un giocattolo appena comprato a un altro bambino. Questo crea un grosso problema di logica. Se il giocattolo è mio, decido io se, a chi, e quando prestarlo. Se mi obblighi significa che non è mio, quindi non lo posso nemmeno prestare. Probabilmente mi obblighi per fare bella figura con i genitori dell’altro bambino che vuole il mio nuovo gioco, anche se dici che lo fai per educarmi. Poi, quando sono io a volere il suo, mi dici che devo rispettare il fatto che lui ci voglia giocare… Non ha senso! È tutta un’istallazione di regole assurde decise Dio solo sa da chi! Non voglio promuovere l’egoismo o l’egocentrismo. Tutt’altro! Vorrei solo ragionare con te e chiedere: 

“possiamo trovare un equilibrio tra l’essere al centro di tutto e il rinunciare completamente a noi stessi?”

In Dinamiche a Spirale questo balletto è evidente. Nei vari livelli di consapevolezza, l’essere umano passa dal rinunciare a se stesso all’esprimere se stesso, per poi tornare a rinunciare e così via. È un balletto che finisce solo quando si raggiunge un determinato livello, piuttosto in alto, dove c’è più equilibrio. Quell’equilibrio che ti porta a capire che per prenderti cura degli altri devi prima prenderti cura di te stesso e essere felice. 

Non puoi dare ciò che non hai.

Quando gli anni passano, ti rendi conto che hai meno tempo per fare le cose che ti piacciono. Tendi ad avere meno pazienza per chi (o cosa) ti fa sprecare risorse. Forse diventi più egoista perché dai prima a te, forse più egocentrico perché prima metti te al centro. Noi genitori ci annientiamo per i nostri figli e non dovremmo. Io e Nancy periodicamente ci prendiamo del tempo per noi due. Due genitori felici creano un nido sereno, e per essere felici, io e Nancy abbiamo bisogno di stare insieme senza le nostre principesse, di tanto in tanto. Entrambi abbiamo un lavoro che ci fa stare con le persone. Lo adoriamo, nello stesso tempo abbiamo bisogno (soprattutto io, maschio bergamasco) di stare in solitudine. Da quando lo facciamo, la nostra vita è cambiata in meglio. Tu sai essere egoista e/o egocentrico quando serve o fai sempre il martire? Sai che non c’è più posto sul calendario? Vuoi dare agli altri? Fai una bella cosa: dai l’esempio di come essere e vivere felice. Rispetta le persone partendo da te. Fai del bene partendo da te. Sii gentile partendo da te.

Quando sarai carico di buona energia e felicità, quando sarai allineato e sereno, ti posso assicurare che sarai molto più utile agli altri e al mondo.

Essere egoisti ed egocentrici è da bambini viziati. Fare i martiri però è da stupidi, tutti gli sprechi sono stupidi, quindi non sprecare te stesso… La cosa più importante che ho imparato dai migliori, è di prendermi cura di me. Solo così poi posso prendermi cura degli altri. Buona settimana da egocentrico ed egoista. Claudio 

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