Far di più con meno risorse. Far meglio con meno sforzo. Ti sembrano obiettivi contrastanti? All’apparenza possono sembrarlo. Nella pratica sono facce di una stessa medaglia.
Per ottenere un risultato che permetta un miglioramento della performance sia qualitativa che quantitativa è necessario fare i passi giusti nella direzione desiderata.
Il primo passo per il successo complessivo della tua azienda è quello di dare il buon esempio. Assicurati di aver lavorato innanzitutto sulla tua produttività e di applicare a te stesso le regole che dai agli altri.
Iniziamo con un percorso di 5 passi per aumentare la produttività del tuo team:
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Stabilire obiettivi e misurare. Stabilire Obiettivi è facile con la PNL. Ti consiglio di leggere qualcosa e prendere informazioni, perché gli strumenti a disposizione sono straordinari. Poi misurare. Niente è più ingannevole di un giudizio dato a occhio. Perché un dietologo serio ti indica le quantità e ti chiede di misurarle? Perché nessuno è abituato a giudicare peso, volume e soprattutto calorie del cibo che mangia. Questo vale anche sul lavoro. E più ci si muove verso lavori di concetto, nei quali la creatività e le interazioni sono chiave nella riuscita del progetto, più è necessario darsi delle misure. Quale risultato ti farà contento oggi? E domani? E tra una settimana? Un mese? Un anno?
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Scegliere personalità e competenze compatibili. Una squadra si deve completare in sé, attraverso le caratteristiche dei propri membri. Quando crei o gestisci un team lavora innanzitutto per valorizzare le persone che lo compongono. Valorizzare significa anche scegliere di rinunciare a una persona o sostituirla nel caso in cui non sia compatibile con il raggiungimento del massimo potenziale del gruppo.
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Dare flessibilità. Ancora una volta sembra in contrasto con quanto appena affermato. Nella pratica invece la flessibilità bilancia obiettivi e misurazioni. Lascia che le persone esprimano il proprio potenziale al meglio. Uno lavora meglio di notte, un’altra è più produttiva quando lavora da sola, alcuni preferiscono essere affiancati mentre fanno compiti complessi, altri unire le informazioni a fine lavoro. Questo è anche l’elemento più difficile da dare a sé stessi. Ma come detto in precedenza, l’esempio è fondamentale: datti flessibilità, sii flessibile.
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Trova gli strumenti giusti. In questo periodo di smart working diffuso le problematiche si moltiplicano. Spesso si lavora in condizioni precarie, con strumentazioni inadeguate. A volte non è però solo una questione di budget: è un problema di fantasia. Le difficoltà possono stimolare la resa o la creatività. Non aspettare che siano le difficoltà a tirare fuori ciò che le persone hanno dentro. Spingile a essere parte attiva nella soluzione dei problemi e individuare gli strumenti giusti dei quali hanno realmente bisogno.
Offri un sostegno emotivo. Per gli uomini: è più divertente di quello che sembra. Il sostegno emotivo non è solo aprirsi e tirare fuori le emozioni più intime e difficili. Il sostegno emotivo è anche divertimento, svago, visione… cazzeggio! Un gruppo che produce è anche un gruppo che si diverte a stare insieme, che gioca, che scherza ed è capace di superare i momenti bui con un sorriso o meglio ancora, attraverso una risata.