We can be Heroes

Il lavoro in gioco

“Capita che in una sessione di team Coaching il Coach faccia apparentemente poco. Di fatto crea un ambiente protetto dove le persone possono aprirsi e risolvere quello che serve risolvere. Questa è la magia degli esseri umani: se ne hanno l’occasione mettono tutto a posto.” Gli Stadi del Successo – Roi Edizioni

Se sei un imprenditore, un manager o un Business Coach ti è certamente capitato di dover preparare un team di lavoro per un progetto o di dover intervenire su di un gruppo di lavoro per fare in modo che migliorasse la propria performance. Avrai certamente notato come l’ambiente influisce sul risultato finale e se hai lavorato bene hai sicuramente trovato il modo di sfruttare questo fattore a vantaggio del gruppo.

Come hai letto nella citazione che ho preso dal mio ultimo libro “Gli Stadi del Successo”  (Roi Edizioni) il mio pensiero è che le persone se hanno l’occasione mettono tutto a posto. A nessuno piace vivere, lavorare e convivere con un conflitto aperto. È fonte di stress e nel ruolo di un leader c’è anche la capacità di cogliere questo conflitto – che rallenta i meccanismi di lavoro – e favorirne la risoluzione.

Come ti ho suggerito in un post della scorsa settimana uno dei modi migliori per comunicare con le persone è di farla semplice, come quando comunichi con un bambino, meglio ancora: proprio come comunica un bambino. E uno dei segreti della comunicazione dei bambini, è il gioco. Il gioco è uno dei tanti mezzi che i bambini utilizzano per esprimersi. Ritrovare la gioia del gioco e la semplicità dei bambini può dare modo al tuo gruppo di lavoro di ritrovare anche la necessaria serenità. A te, come leader, imprenditore, Business Coach… sta il compito di favorire tutto questo.

Per passare dalla teoria alla pratica, ti voglio suggerire tre modi semplici per consentire alle persone che gestisci di ritrovare armonia, creatività e sintonia fra loro attraverso esercizi pratici, divertenti e profondamente educativi.

Il gioco del “si e…”

Ad ogni proposta che viene formulata nella sessione di team Coaching le persone che desiderano partecipare dovranno rispondere “sì e…” e poi esprimere il loro punto di vista. Questo aiuterà a integrare le opinioni degli altri e a farle proprie. Inoltre, favorisce la costruzione di un punto di vista più complesso, a partire da una somma di opinioni, idee e concetti.

In trasferta

Il termine è familiare a chi ha praticato sport a livello agonistico: si gioca in casa, quando si gioca sul proprio campo, si gioca in trasferta quando si gioca sul campo dell’avversario. In questo caso, la riunione può essere indetta in un luogo insolito (non strano, come la cantina o il locale caldaia, semplicemente diverso come la mensa o il giardino) oppure può vedere invitate a partecipare persone esterne all’azienda o al gruppo di lavoro. Persone stimate, competenti, che abbiano il rispetto del gruppo.

La storia della riunione

Affida in apertura a una persona il compito di raccontare la storia della riunione. Fai in modo che tutti lo sappiano e spiega le regole. Non sarà un resoconto stenografico né un verbale di assemblea. Sarà proprio il racconto di ciò che accade. Le emozioni espresse dalle persone, le frasi migliori, le idee più brillanti. L’idea di fondo è quella di avere belle riunioni che diventino belle storie e favorire la partecipazione positiva e propositiva di tutte le persone.

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