Di recente mi è capitato di vedere una intervista che David Bowie rilasciò alla BBC nel 1997 in occasione dell’uscita di Earthling, suo ventesimo album in studio. Se mi conosci e mi segui sai bene qual è la mia devozione nei confronti del grande artista inglese. Da lui ho imparato tanto e molto di ciò che ho imparato l’ho raccontato in un audiolibro che ti invito ad ascoltare.
In questa intervista Bowie racconta una tecnica che utilizza per stimolare la sua creatività nella scrittura dei testi: il cut-up. Come riporta Wikipedia questa “è una tecnica letteraria stilistica che consiste nel tagliare fisicamente un testo scritto, lasciando intatte solo parole o frasi, mischiandone in seguito i vari frammenti e ricomponendo così un nuovo testo che, senza filo logico e senza seguire la corretta sintassi, mantiene pur sempre un senso logico anche se a volte incomprensibile.”
L’invenzione del cut-up risale ai primi del ‘900 al movimento Dada e più avanti è stata largamente utilizzata dallo scrittore statunitense William S. Burroughs. Bowie, fin dal 1995 con la scrittura dell’album 1.Outside, ne fa un generatore di idee e racconta come la mette in pratica: "prenderò articoli dai giornali, poesie che ho scritto, pezzi di libri di altre persone, e li metterò tutti in questo piccolo magazzino, questo contenitore di informazioni, quindi premerò il pulsante e tutto sarà casuale."
In pratica, con l’utilizzo del programma per computer “Verbasizer” prendeva il contenuto esistente, una o più narrazioni coerenti e le trasformava in qualcosa di nuovo e originale. E molto spesso questo qualcosa era totalmente privo di un senso e lì entrava in gioco la grandezza di Bowie la sua capacità di dare significato. Ognuno, ogni organizzazione, ogni settore desidera avere nuove idee, innovare, cambiare il punto di vista e di conseguenza il proprio mercato. Ecco: il primo passo è dare un nuovo significato.
Ti invito a mettere in pratica la tecnica del cut-up la prossima volta che hai bisogno di una nuova idea, di un nuovo punto di vista. Prendi le idee già usate, i significati che conosci già, i punti di vista più comuni e mischiarli fino a ottenere qualcosa di nuovo, straordinario, sorprendente e magari provocatorio!