“Impegno e coraggio non sono sufficienti se mancano obiettivi e ragioni chiari” John F. Kennedy
In Extraordinary ci piace stabilire i nostri goals, lo facciamo con un workshop chiamato “Obiettivi!”, ne faremo uno a online domenica 21 gennaio.
In attesa di vederci vorrei condividere con te un paio di cose.
Una ricerca, fatta tempo fa a Stanford, dimostrò che solo il 3% della popolazione definisce i propri obiettivi in modo sistematico. Questa piccolissima parte scrive ciò che vuole ottenere su un pezzo di carta e grazie a questo semplice gesto ottiene molto di più del 97% che non lo fa. Stabilire un obiettivo significa diventare consapevoli e la consapevolezza è il primo passo verso l’eccellenza. Come puoi crescere o cambiare qualcosa se non sai dove sei. Infatti definire un obiettivo significa stabilire una meta e nello stesso tempo definire dove sei.
Cosa vuoi veramente? Questa è la domanda più importante. L’obiettivo è cosa vuoi, uno stato desiderato, qualcosa che ora non hai o non c’è. Il primo passo per ottenere un obiettivo, trasformandolo in risultato, è di definirlo in modo corretto. Quali sono le tue motivazioni (cioè i motivi per i quali vuoi raggiungere l’obiettivo)? Anche questa è una domanda importante. Definire un obiettivo è diverso da pensare a cosa ti piacerebbe, significa fare un lavoro preciso, che darà risultati concreti.
Definendo l’obiettivo saprai dove sei e dove vuoi essere. La differenza è il percorso. Con questa consapevolezza diventi protagonista, prendi il controllo. Se non sai cosa vuoi, invece, sei alla mercé di tutti coloro che hanno degli obiettivi per te: cosa dovresti fare, non fare, comprare, votare, eccetera.
Crescere, progredire significa incominciare il viaggio dal dove sei al dove vuoi essere. Pensare per obiettivi è l’opposto che pesare per problemi. Chi pensa per problemi si focalizza su ciò che non va, cosa c’è di sbagliato e solitamente ha una bella lista di scuse e ragioni del perché non farà nulla per crescere.
Nel mio libro “la vita come tu la vuoi” inizio dicendo che chi ha bisogno di quel libro probabilmente non lo leggerà, purtroppo sono sempre le persone che crescono quelle che vogliono crescere di più.
Siamo verso la fine dell’anno e quindi quasi all’inizio di uno nuovo, è arrivato il momento di rispondere ad alcune domande che ti aiuteranno ad aprire la mente verso nuovi obiettivi.
Rispondi a queste domande, con tutta onestà, se così farai, aumenterai notevolmente la tua consapevolezza. Senza dubbio sarai più motivato ad agire e soprattutto avrai più energie per fare ciò che è necessario per trasformare i tuoi obiettivi in risultati.
Ci sono nove domande per definire un obiettivo in modo sistematico, ma prima di rispondere a queste nove domande, rispondi a queste altre, ti aiuteranno ad aprire i tuoi orizzonti. Ovviamente devi rispondere per iscritto.
– Se avessi uno stile di vita perfetto, come lo descriveresti?
– Se potessi creare il tuo calendario perfetto, come lo faresti, quanti e quali giorni di lavoro, di ferie, di formazione?
– Come cambierebbe la tua vita se ricevessi un milione di euro esentasse in contanti? Qual è la prima cosa che faresti?
– Quali sono le cose che ti piace più fare sul lavoro? In cosa sei più bravo? Cosa ti rende più felice nel lavoro?
– Se ti dicessero che hai solo sei mesi di vita, come passeresti questo periodo di tempo? Cosa faresti? Quali soddisfazioni ti toglieresti?
– Qual è la cosa che faresti se sapessi di non poter fallire? Se ti fosse assicurato il successo in una sola cosa, grande o piccola, a breve termine o lungo termine, cosa sceglieresti?
Prendi tutto il tempo che serve per rispondere a queste domande. Vai in un posto tranquillo dove nessuno ti può disturbare e divertiti!
“Se lo puoi sognare lo puoi creare, ricorda tutto è incominciato con un topolino” Walt Disney
Goal setting
Ci sono nove domande per definire un obiettivo in modo sistematico e corretto, in un libro che ho coscritto, che purtroppo non si trova più (si intitola “il Coach” e mi dicono che si può scaricare illegalmente da internet), erano riportate. Le riassumo qui. Le nove domande poste in questo ordine ti permetteranno di definire al meglio l’obiettivo, di stabilire le strategie e avere tutto ciò che serve sotto il tuo controllo.
Anche in questo caso è necessario rispondere per iscritto.
- Cosa voglio?
L’obiettivo deve essere espresso in positivo. Quindi cosa vuoi e non cosa non vuoi. Se hai fatto il Practitioner in PNL sai che la negazione è un’invenzione linguistica, pensare a cosa non vuoi farà in modo che il tuo cervello utilizzi le sue risorse in modo da creare quello che non vuoi perché non percepisce la negazione.
Non pensare a una giraffa !
Come hai potuto appurare da solo il tuo cervello ha immediatamente pensato a una giraffa. Quindi, la risposta deve essere in positivo. Rispondi dicendo cosa vuoi.
Per esempio, non perdere è in negativo, vincere invece è ciò che vuoi.
- Come saprò di averlo ottenuto?
Qual è l’unità di misura? Se si tratta di soldi è semplice, è una cifra. Ma se si tratta di altro, come saprai di averlo raggiunto? Fai la dieta per perdere peso o misure? È completamente diverso. Come misurerai i progressi, come saprai se stai facendo bene o no? Se il tuo obiettivo è migliorare la relazione con il partner, come misurerai il risultato? Decidi ora.
È importante sia stabilire come saprai se ti stai avvicinando all’obiettivo sia come saprai di averlo raggiunto.
- Dove, quando e con chi?
Dove vuoi raggiungere l’obiettivo, in che luogo geografico, o in che area? Ci potrebbero essere posti o aree (personali o nella tua azienda) dove non vuoi questo risultato. Potresti decidere di volere di comprare una casa, ma solo in determinati quartieri della città, oppure di aumentare le vendite, ma solo in una regione.
Quando vuoi raggiunger l’obiettivo? Definisci un tempo entro il quale vuoi che questo obiettivo diventi un risultato, se non lo fai, sarà solo un sogno.
Con chi vuoi raggiungere l’obiettivo? Ci potrebbero essere persone che non vuoi coinvolgere, o meglio ancora, altre con le quali vuoi condividere questo; definisci ora questi aspetti importanti.
- Che risorse hai?
Fai una lista di tutte le risorse che hai. Puoi suddividerle in cinque categorie se vuoi, alcune sono più importanti di altre a seconda dell’obiettivo:
– Oggetti materiali: computer, libri, audiocorsi ecc.
– Persone: amici, colleghi, parenti…
– Mentori: persone che hanno già raggiunto un obiettivo simile, esperti del settore, coach.
– Qualità personali: che qualità personali hai già, quali puoi sviluppare? Quali corsi devi frequentare?
– Denaro: ne hai abbastanza? Devi chiederne in prestito?
- È sotto il tuo controllo?
Puoi controllare le azioni e le conseguenze di esse? Puoi essere indipendente e fare tutto da solo? Se hai bisogno di aiuto, come puoi influenzare la qualità del loro operato? Come puoi motivare gli altri a fare del loro meglio?
- Quali saranno le conseguenze?
In PNL c’è il concetto di ecologia. Per ecologia si intende il rispetto e il mantenimento delle risorse, dell’integrità, dell’individuo nel suo insieme, dell’ambiente e così via. Se per esempio smetti di fumare ma mangi 10 pacchetti di caramelle al giorno, il cambiamento non è ecologico per l’individuo, lo è solo per il gestore del bar che vende le caramelle.
Per assicurarsi che l’obiettivo sia ecologico, cioè che il raggiungimento non danneggi nulla, chiedi a te stesso?
– Quanto tempo ci metterò a raggiungerlo? È troppo?
– Chi subirà le conseguenze delle azioni necessarie e cosa cambierà nella sua vita al raggiungimento dell’obiettivo?
– A cosa dovrò rinunciare per ottenere questo risultato?
– Cosa c’è di buono nella situazione attuale? Cosa voglio mantenere?
– Cos’altro potrebbe accadere durante il percorso e dopo aver raggiunto il risultato? Quali sono le possibili conseguenze indesiderate al raggiungimento del risultato (questa è una domanda che re Mida non si pose).
- L’obiettivo è in linea e migliora chi sono?
È una domanda importante da fare, sia a livello personale che professionale. Se l’obiettivo non è in linea con i tuoi valori o l’identità (cioè la percezione di te stesso) c’è qualcosa che non va. L’errore più grosso di alcuni individui, o di alcune aziende, è di voler fare qualcosa nel quale non si identificano.
- Qual è la sequenza di azioni da fare?
Come si mangia un elefante?
Un pezzo per volta!
Assicurati di spezzettare il processo in passi. Quali sono gli obiettivi intermedi? Qual è la sequenza di cose da fare?
- Qual è il primo passo?
Una volta definito il piano d’azione, incomincia subito. Dai energia al tuo progetto, fai qualcosa adesso. Prima incominci e prima arriverai, la vita è come una coda per il buffet, prima ti metti in fila e prima mangi. Assicurati di metterti in coda e vedrai che prima o poi arrivi.
Lo so, sembra una cosa difficile da fare e richiede anche tempo. Farla però ti metterà in quel 3% che produce così tanti risultati. Ti darà motivazione, forza ed entusiasmo, ingredienti necessari per vivere bene e avere una vita come la vuoi tu.
Se vuoi possiamo fare questo processo insieme. Vieni alla nostra giornata “Obiettivi!”. Farai un bel regalo a te stesso e puoi farlo anche a qualcuno a cui tieni.
Ti aspettiamo!
Buona settimana.
Claudio