A volte per mettere dell’extra nell’ordinario è necessario imparare a dire di no. Può sembrare controintuitivo ma guardala in questa ottica: dire di no a richieste dell’ultimo minuto, a progetti che non ti interessano, a richieste che vengono fatte a te anche se non sei la persona giusta, a richieste che puntano ad avere gratis ciò che dovrebbero pagarti (soprattutto quando si tratta di idee o intuizioni) o ancora a inutili riunioni significa dire di sì a ciò che è importante per te.
Soprattutto nel mondo del lavoro questo capita con una frequenza a volte imbarazzante. Puoi immaginare noi Coach – ma questo vale per tante altre tipologie di professionisti dagli avvocati ai copywriter, dagli psicoterapeuti ai dottori – quante richieste riceviamo ogni giorno da persone che fanno leva su “a te cosa ti costa, ci metti cinque minuti!”. Non sono quei cinque minuti il problema: il valore che stai cercando di avere senza pagare sono i trenta anni di esperienza che mi hanno portato a risolverti il problema in cinque minuti.
Nel mio ultimo podcast in esclusiva per Audible ho condensato questa esperienza in ambito business. Se ci fossero delle regole per vivere bene sul lavoro e in azienda quali sarebbero? Qual è il codice di condotta per avere meno stress e più risultati? Sicuramente il buon senso ci dice cosa non fare e come comportarci ma cosa ci direbbe il bon ton lavorativo? Nell’ascolto di “Le regole per lavorare bene e avere successo” condivido con te indicazioni utili per avere giornate lavorative più serene, fare carriera in modo sostenibile e avere più soddisfazioni.
Oggi ti offro qualche consiglio pratico per dire in no in modo gentile ed elegante, per liberarti di richieste pressanti senza scontentare nessuno e liberare l’anima da sensi di colpa e dispiaceri per un no finalmente appagante.
Dire no a richieste dell’ultimo minuto:
- “Mi piacerebbe poterti aiutare e se avessi tempo lo farei. Purtroppo, ho già preso un impegno per consegnare un progetto entro quella data. Se mi conosci sai che non prendo mai impegni che non posso rispettare.”
Dire no a progetti di scarso interesse:
- “Sono onorato della tua richiesta e in un altro momento avrei accettato con entusiasmo. In questo periodo ho bisogno di concentrarmi sul mio progetto e seguirlo da vicino per realizzarlo.”
Dire no a richieste che possono interessare altri:
- “Grazie per aver pensato a me. Non credo di essere la persona adatta e a questo proposito ti consiglio di contattare X che sicuramente ha le competenze e la motivazione giusta per svolgere questo lavoro.”
Dire no a lavorare gratis:
- “Grazie per avermi contattato! Per quanto mi piacerebbe prendere un caffè, il mio programma è attualmente un po’ troppo fitto. Se hai delle domande specifiche o dei dubbi sui quali posso risponderti sentiti libero di scrivermi una e-mail e farò del mio meglio per risponderti quando avrò un momento libero. Speriamo di poterci vedere un’altra volta.”
Dire no a riunioni improduttive:
- “Credo che non ci siano ancora tutti gli elementi necessari/non ci siano tutte le persone che dovrebbero essere coinvolte in questo progetto. Appena avremo tutti i dati/la disponibilità di tutti sarò lieto di partecipare.”
Ora non ti resta che metabolizzare queste risposte e farle tue per esprimere questi concetti con le tue parole. Quale richiesta ricevi più di frequente e hai difficoltà a dire di no?