Uno dei migliori propositi che tu possa fare per il nuovo anno è quello di migliorare la tua capacità di ascolto. Il mondo, oggi, ha bisogno di buoni ascoltatori, di persone capaci di comprendere, di rapportarsi veramente con le idee, le emozioni, le intenzioni e i bisogni delle altre persone.
Come tutti i buoni propositi, il modo migliore per realizzarlo è trasformarlo in un obiettivo – sfidante, stimolante, desiderabile – e il modo più semplice per farlo è al workshop Obiettivi! insieme a me. Ti aiuterò a rendere semplice scomporre e rimettere insieme nel modo più funzionale ciò che desideri e trovare la strada più accessibile per arrivare dove vuoi.
Nel frattempo, ti aiuto a trovare il modo di migliorare la tua capacità di ascolto attivo, grazie ai preziosi consigli della guida realizzata dall’università di Berkeley. Sono sette step, da esercitare con l’aiuto di un interlocutore, ogni volta che puoi.
- Parafrasare. Una volta che l’altra persona ha finito di esprimere un pensiero, prova a parafrasare ciò che ha detto per assicurarti di aver capito e mostrare che hai prestato attenzione.
- Fare domande. Quando appropriato, fai domande per incoraggiare l’altra persona a elaborare i propri pensieri e sentimenti. Cerca di evitare di trarre conclusioni affrettate su ciò che intende l’altra persona. Consiglio belottiano: usa domande aperte che lascino libera l’altra persona di esprimere ciò che ha in mente.
- Esprimere empatia. Se l’altra persona esprime sentimenti negativi, sforzati di comprendere questi sentimenti piuttosto che metterli in discussione o difenderti da essi. Se l’altro esprime frustrazione, prova a considerare il motivo per cui si sente in quel modo, indipendentemente dal fatto che tu pensi che quel sentimento sia giustificato o da ciò che proveresti tu se fossi nella posizione di quella persona.
- Calibrare e ricalcare il linguaggio del corpo. Questo punto è un lievemente differente dall’originale creato da Berkeley. Se mi conosci e se conosci la PNL sai che strumento potente può essere la calibrazione e il ricalco. Puoi dimostrare di essere coinvolto e interessato stabilendo un contatto visivo, annuendo, guardando l’altra persona e mantenendo una postura del corpo aperta e rilassata. Dedica il cento per cento dell’attenzione al dialogo in corso.
- Sospendere il giudizio. Il tuo obiettivo è comprendere il punto di vista dell’altra persona e accettarlo per quello che è, anche se non sei d’accordo con esso. Cerca di non interrompere con contro-argomentazioni o preparare mentalmente una confutazione mentre l’altra persona sta parlando.
- Evitare di dare consigli. È probabile che la risoluzione dei problemi sia più efficace dopo che entrambi gli interlocutori hanno compreso il punto di vista dell’altro e si sono sentiti ascoltati. Passare troppo rapidamente a dare consigli può essere controproducente.
Fare a turno. Dopo che l’altra persona ha avuto la possibilità di parlare e ti sei impegnato nei passaggi di ascolto attivo di cui sopra, chiedi se va bene per l’altro la condivisione del tuo punto di vista. Quando lo esprimi, fallo il più chiaramente possibile, rimanendo in empatia e cercando di esprimere al meglio ciò che hai provato.