In ogni azienda che vuole crescere viene il momento in cui bisogna assumere persone di alto livello. Più è grande e strutturata l’azienda, più è facile che ci siano uffici e figure apposite per creare e seguire l’intero processo di recruiting. Quando invece l’azienda è in fase di startup o sta vivendo la sua prima vera crescita – ed è in quella fase espansiva in cui tutto è un po’ confuso ma funziona e porta risultati – è possibile che la responsabilità delle assunzioni ricada tutto sui fondatori.
Gestire un’impresa richiede a chi l’ha fondata e la guida di sviluppare nuove skill ogni giorno per far fronte alle necessità quotidiane, per dare slancio allo sviluppo dell’azienda e far crescere i risultati. Imparare a conoscere le persone per assumere quelle che davvero porteranno ciò che serve all’azienda, è uno dei passi in avanti più complessi ed importanti.
Le attività che normalmente vengono messe in campo – annuncio di lavoro con richieste sulla formazione e sull’esperienza, verifica delle referenze, colloqui, test attitudinale – raramente portano ad identificare e selezionare il candidato ideale per ricoprire il ruolo scoperto in azienda. Perché ciò avviene? Partiamo da una dura verità: il problema non è delle persone che si candidano.
Per comprendere il problema bisogna guardarsi in casa, innanzitutto. La tua azienda cosa sta facendo per attrarre i talenti migliori? Come si comporta con le persone? Cosa offre? Una volta chiarito questo bisogna comprendere bene l’identità: cosa fai per chiarire chi siete nel mercato di riferimento? Per non parlare di vision e mission: quali sono gli obiettivi dell’azienda? Qual è il suo scopo?
Quando l’azienda avrà risposto a queste domande, la possibilità di iniziare ad attrarre le persone giuste inizierà ad aumentare. A quel punto potrai iniziare a intervenire sul processo per filtrare la ricerca di una candidatura veramente interessante, fra un rosa di persone già motivate a lavorare per la tua azienda, identificando 3 step fondamentali: il tuo obiettivo non è avere la coda fuori dall’ufficio, è trovare la persona giusta per il ruolo, per il lavoro, per l’azienda.
- Racconta chi sei, cosa fai e perché lo fai. Ogni annuncio dovrebbe avere il potere narrativo di una saga come quella di Dune di Frank Herbert ed essere capace di raccontare i valori della tua azienda, la sua visione e la missione che volete compiere. Allo stesso modo deve essere breve, comprensibile e circostanziato rispetto al ruolo richiesto. Chiediti perché una persona dovrebbe volere questo lavoro e prova rispondere fornendo nell’annuncio le motivazioni necessarie.
- Migliora la qualità delle tue domande. Le domande sono la chiave di un colloquio. Migliore è la qualità delle domande che fai durante il colloquio, più sono alte le probabilità che questo si trasformi in un successo per entrambi. Già perché a volte può capitare che un candidato posto di fronte a domande fuorvianti, vada fuori strada. Aiutalo con le tue domande a tirare fuori il potenziale. Ne trarrete vantaggio entrambi.
- Ascolta la persona che hai di fronte. Chi si presenta a un colloquio solitamente ci tiene a fare bella figura, a risultare al meglio. In tutto questo potrebbe esserci un momento di imbarazzo, emozione, confusione persino. Ascolta con attenzione, guarda come agisce, cerca nel tono di voce il significato della sua comunicazione. Agisci da Coach: aiutalo a superare i suoi limiti. Scoprire risorse preziose spesso richiede la necessità scavare sotto la coltre di difese alzate per timidezza, insicurezza o mancanza di consapevolezza delle proprie capacità.
Se non hai ancora letto “Gli Stadi del Successo” Roi Edizioni ti consiglio di farlo per trovare informazioni, indicazioni e suggerimenti utili per conoscere ciò che muove e anima la tua azienda, quelle strutture che normalmente non vedi ma sai che esistono e sono determinanti nello sviluppo e nel declino di una azienda.