Per quale ragione l'intelligenza emotiva continua ad aumentare di importanza in un mondo del lavoro in continua evoluzione?
Al contrario del multitasking – del quale abbiamo parlato di recente – l’intelligenza emotiva non è una moda passeggera. Da quando Daniel Goleman ne ha divulgato caratteristiche e spiegato bene i pregi, l’intelligenza emotiva ha trovato sempre più spazio nel mondo del lavoro e dell’impresa.
Sviluppare la propria intelligenza emotiva, infatti, significa innanzitutto imparare a comunicare le proprie opinioni, idee e bisogni in modo diretto pur rispettando gli altri. E questo all’interno di una più o meno complessa organizzazione aziendale che valore ha? Enorme.
Come ti ho raccontato nel mio libro “Gli Stadi del Successo” (Roi Edizioni) conoscere e comprendere qual è lo stadio che sta attraversando la tua azienda può essere determinante per definire lo stile di comunicazione da adottare sul lavoro e di conseguenza come scegliere cosa migliorare. Conoscere questi meccanismi ti può aiutare a comprendere in modo chiaro certe dinamiche interne che a volte possono sembrare misteriose o illogiche e invece hanno una ragion d’essere.
Per far crescere e sviluppare il tuo Quoziente Emotivo puoi iniziare da 5 semplici azioni:
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Rispondi, non reagire. Per rispondere è necessario comprendere: prendere con. Prendi con te le idee, le emozioni, la comunicazione che sta utilizzando l’altra persona e – metaforicamente – abbracciale. Nei momenti di conflitto l'obiettivo è giungere a una risoluzione: parole, gesti e azioni devono essere rivolti a questo risultato.
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Sii consapevole. La consapevolezza – e in particolare la consapevolezza di sé – è la qualità di chi comprende innanzitutto le proprie emozioni, il proprio stato emotivo. Per raggiungere un livello elevato di consapevolezza può essere di grande aiuto l’utilizzo della Programmazione Neuro-Linguistica e delle sue tecniche: sono certo che esistano altri modi per gestire il proprio stato emotivo. Ma sono altrettanto efficaci?
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Accetta le critiche. Di fronte a una critica spesso si reagisce ponendosi sulla difensiva o peggio offendendosi. Certo ha un ruolo il modo in cui la critica viene espressa. Ma se la critica è rispettosa è importante cercare al suo interno la componente di verità utile per trarne un insegnamento utile.
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Ascolta attivamente. Te ne ho parlato in più occasioni: l’ascolto attivo è molto più dell’ascolto delle parole che vengono pronunciate. Si tratta di prestare attenzione ai dettagli paraverbali e non verbali di una conversazione. Ciò favorisce la comprensione (termine chiave dell’intelligenza emotiva), consente all'ascoltatore di rispondere con il giusto tono e mostra rispetto per l’altro.
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Sii gentile. Gentile non è sinonimo di fesso o debole. Servono intelligenza e forza per mostrare gentilezza a chi si rivolge a te. Ovviamente ci sono livelli differenti di gentilezza in base al rapporto con le persone. Ma un sorriso e un messaggio chiaro possono rendere anche più facile sviluppare la propria abilità nel dire no. E a volte è la cosa più difficile da dire.
E tu quale azione inizierai a mettere in pratica per aumentare la tua intelligenza emotiva?