Esiste un circolo virtuoso. Da imprenditore probabilmente te ne sarai già accorto: quando assumi le persone giuste il lavoro scorre in modo molto più fluido e la gestione della squadra richiede meno la tua presenza e il tuo tempo. Allo stesso modo, più la squadra è forte più è consapevole delle proprie qualità – sia come squadra che come singoli individui – e più è facile che avanzi necessità e richieste nei confronti dell’azienda.
Queste richieste e necessità non si traducono sempre in contributi economici. Anzi, molto spesso, si tratta di vedere nell’azienda la capacità di riconoscere lo sforzo e l’impegno profusi con maggiori attenzioni e un migliore bilanciamento tra lavoro e vita privata. Proprio per questa ragione è importante avere un dialogo aperto e franco con i gruppi di lavoro e ascoltare bene le esigenze di ciascuno.
Un team felice, infatti, è anche un team produttivo e per mantenerlo tale è utile avere in tasca pronte delle soluzioni utili e convenienti sia per l’azienda che per il collaboratore. Cosa si aspettano dunque i tuoi collaboratori da te? Quali sono le soluzioni più desiderate per vivere meglio il lavoro?
- Un dialogo regolare. Il primo punto in qualche modo te lo avevo già anticipato poche righe più in alto. Parlare con i propri collaboratori è il modo migliore per comprendere le loro necessità, i loro desideri e individuare ciò che può fare l’azienda per loro quando loro già sono su performance di alto livello. Parlare con i collaboratori è parte integrante del lavoro di un leader.
- Conoscere il lavoro. Non puoi neanche immaginare quante volte mi sono trovato in aziende nelle quali l’imprenditore o i manager non avevano altro che una vaga idea del lavoro che svolgevano i dipendenti. Quando si crea questo scollamento è importante colmarlo il prima possibile: i collaboratori desiderano parlare del proprio lavoro ed essere compresi. Un leader deve conoscere – in misura ragionevole – come si svolge il lavoro in azienda.
- Condividi e delega. Molti collaboratori amano l’azienda come se fosse propria – soprattutto i migliori – e hanno piacere a venire inclusi in comunicazioni importanti (o meno) sul presente o sul futuro dell’azienda. Questo vale anche e soprattutto per i team leader ai quali non solo dovresti confidare aggiornamenti importanti ma coinvolgerli anche nella gestione attraverso deleghe dirette ed esecutive.
- Consapevolezza. Parlare con i collaboratori e conoscere il lavoro potrebbe non essere sufficiente se non sei anche consapevole delle principali criticità e degli avvenimenti che avvengono a livello produttivo. Qual è l’umore in azienda? Come si rapportano le persone con i clienti? Dedica del tempo a creare una solida cultura aziendale e rinforzala seguendo con attenzione ciò che accade. Lo apprezzeranno.
- Ammetti gli errori. Essere un leader significa anche saper ammettere gli errori che si compiono e trarre la lezione più utile. I collaboratori apprezzano molto l’onestà e la franchezza sia nel dialogo che nella gestione dell’azienda. E l’infallibilità del capo è un mito ormai superato. Le leadership richiede oggi condivisione di obiettivi, visioni, responsabilità e successi.