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3 espressioni da non utilizzare mai in una riunione

Settembre è volato e già si avvicina Ottobre. Per chiunque lavori in una azienda, significa che è tornato il tempo delle famigerate riunioni! Nonostante riscuotano sempre meno successo, restano uno degli strumenti più utilizzati da dirigenti e manager per veicolare idee e informazioni, far partire nuovi progetti e coinvolgere i dipendenti nelle scelte strategiche. I motivi di maggiore insoddisfazione nei confronti delle riunioni riguardano la durata, il coinvolgimento delle persone sbagliate e l’effettiva importanza dell’argomento trattato. Poi, in ogni riunione c’è sempre qualcuno che si è alzato con la luna storta e gli insoddisfatti cronici. Ma può capitare a tutti di non essere al massimo della forma e perdere un po’ lo stato. La PNL può sicuramente aiutarti in questo, permettendoti di creare un’ancora da attivare al momento opportuno. Se non conosci le ancore in Programmazione Neuro-Linguistica, ti invito a partecipare al prossimo Basi di PNL per capire quanto possano esserti utili. In ogni caso, per ottenere il meglio da una riunione ci sono alcune espressioni che sarebbe sempre meglio evitare perché non aiutano a costruire un dialogo e stimolare nuove idee. In particolare, ti segnalo qui tre frasi da non dire mai (se ci tieni al risultato!): 

1.   “Capisco ciò che dici ma…” Il ‘ma’ è congiunzione con valore avversativo. E una fonte di grandi casini! Dovresti diminuire l’uso del ‘ma’ quanto più possibile e limitarlo a quando davvero desideri sottolineare una distinzione rispetto al concetto precedente. Sostituiscilo con una ‘e’ ogni volta che puoi e quando non puoi, fai una domanda per chiarire il concetto.

2.“Ti sbagli” È l’ultima risorsa, allora perché molti la usano come prima reazione? Se pensi che la persona o le persone con le quali stai parlando stiano affermando qualcosa di sbagliato, chiedi loro di chiarire: prima di affermare che qualcuno sbaglia, domandati se tu hai capito bene.

3.   “Nessuno è d’accordo con te” Far valere il peso del gruppo non è mai una valida ragione per bocciare un’idea, anzi spesso crea i presupposti contrari. Se si vuole bocciare un’idea è più produttivo farlo attraverso un’idea migliore: è una opzione win/win. E se è un’idea condivisa da tutti, è ancor meglio.

Le riunioni sono un male necessario ma con l’impegno di tutti possono diventare uno strumento molto costruttivo. Per migliorare l’esperienza, comunque, c’è un trucco. È utilizzato anche da Robert Dilts nelle riunioni che fa nelle aziende della Silicon Valley: se vuoi ridurre la durata delle riunioni e aumentare il numero di decisioni prese, fai le riunioni in piedi. I risultati sono garantiti! 

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